Keepers Child Safety, una startup israeliana con sede a Gerusalemme, sta per lanciare Keepers, una nuova applicazione per smartphone che mira a combattere il cyber-bullismo tra i giovani.
Secondo un recente studio condotto in Francia, nell’era di Snapchat e WhatsApp, il bullismo si è spostato dal parco giochi a Internet.
Quasi il 40% dei bambini di età compresa tra i 13 e i 17 anni ha già sperimentato abusi online e solo il 22% delle piccole vittime ha il coraggio di parlarne in famiglia.
Keepers offre ai bambini la possibilità di navigare sul web in modo sicuro, permettendo ai genitori di rimanere vigili ma allo stesso tempo senza compromettere la privacy.
L’applicazione sorveglia il contenuto sospetto sul telefono del bambino, valutando il rischio reale che il contenuto si possa trasformare in reale aggressione.
Grazie ad un programma di intelligenza artificiale, l’app riesce a riconoscere le emozioni umane ed è in grado di distinguere tra un linguaggio pericoloso ed uno innocuo. L’algoritmo riesce ad analizzare il contenuto dei messaggi proteggendo così i bambini da minacce di cyber-bullismo o pedofilia.
Keepers è in grado anche di seguire le attività pubbliche e private del bambino su Facebook, Twitter, Snapchat, Instagram e WhatsApp, avvisando i genitori del bambino.
Arik Budkov, co-fondatore di Keepers, ha avuto l’idea di sviluppare questa app dopo il suicidio di uno studente nel college frequentato dal figlio perché vittima di aggressioni online per diversi mesi. A seguito di questa tragedia, Budkov scoprì che anche il figlio fu oggetto di cyber-bullismo.
Con la maggior parte dei suoi primi utenti in Israele, Keepers ha numerosi fruitori anche in Germania, Grecia, Italia e Austria.