Kanye West è tornato ad attaccare gli ebrei sui social. Neanche il tempo di veder ripristinati i suoi account, che il rapper e produttore discografico statunitense si è macchiato di nuove offese antisemite.

Nelle scorse settimane i suoi profili Twitter e Instagram erano stati sottoposti ad una serie limitazioni per aver violato le regole. A finire nell’occhio del ciclone, un tweet in cui West aveva scritto:

“Stasera sono un po’ assonnato, ma appena mi sveglio faccio Con 3 contro gli ebrei”.

Il riferimento era un codice dell’esercito militare americano, Defcon, che vuol dire “pronti all’attacco”.

Kanye West, tornato da poco online, si è lamentato, sostenendo che “i media ebrei” lo hanno bloccato dopo una serie di tweet antisemiti.

A riportarlo è stato il New York Post, “Questa cosa è una m….a”, ha tuonato il rapper-stilista, che adesso si fa chiamare Ye, in una puntata del podcast “Drink Champs”, in cui ha anche attaccato JPMorgan Chase, che di recente ha annullato qualsiasi tipo di collaborazione con lui:

“Ho dato 140 milioni di dollari a JpMorgan e loro mi trattano come un m….a. Se trattano me così, come pensate trattino tutti voi? Sono indignato”.

Negli ultimi tempi Kanye West è stato spesso al centro di polemiche. Dalle sue affermazioni sulla schiavitù al Covid-19, senza dimenticare quella di qualche settimana fa quando si era presentato alla Fashion Week di Parigi presentando nella sua collezione di magliette, una che riportava la scritta “White Lives Matter” (“Le vite dei bianchi contano”).

L’Anti-Defamation League aveva espresso una dura condanna per le parole antisemite di West, definendo il suo tweet “preoccupante, pericoloso e antisemita”, che faceva riferimento a slogan tipici della narrativa “della supremazia bianca, dell’antisemitismo e del potere ebraico”.

Kanye West si è detto indignato, ma mai come noi che dobbiamo leggere frasi e accuse infamanti contro gli ebrei.