La ricerca medica israeliana è in continua crescita e il contributo che quotidianamente regala al mondo è incredibile, se si pensa che Israele è grande quanto il Piemonte.
Gli ultimi studi emersi dalla Technion University di Haifa riguardano metodi sicuri ed efficaci per la somministrazione mirata delle chemioterapia. Finora si stima che soltanto il 10% della terapia somministrata ad un malato di cancro arrivi al tumore, mentre il restante 90% si distribuisce in altre parti del corpo, causando così i terribili fastidi e gli effetti collaterali ben noti.
Per questo, il Prof. Avi Schroeder, ingegnere chimico della Technion, sta sviluppando insieme al suo team di ricercatori, delle strutture di nano dimensioni in grado di produrre medicinali contro il cancro a base proteica, soltanto una volta raggiunta la zona tumorale. Piccole circa 150 nanometri, cioè 1 millesimo del diametro di un capello, queste mini “fabbriche” vengono iniettate nel paziente e circolano nel sangue fino a quando non rilevano il tumore, e solo a quel punto producono il farmaco.
Un altro metodo sviluppato da ricercatori dell’Università di Haifa vede un sistema di rilascio dei farmaci direttamente all’interno del tumore stesso, così da non danneggiare affatto le cellule sane che lo circondano.
Come spiega il Professor Schroeder, questi sistemi permettono ai medici di personalizzare i trattamenti per ogni paziente a seconda del tipo di tumore e di combattere una volta per tutte anche quegli effetti della chemioterapia che tutti temono.