L’attacco a una petroliera israeliana al largo dell’Oman ha causato la morte di due membri dell’equipaggio, un romeno e un britannico. Attacco che nasconde la lunga mano dell’Iran nella regione.
Ad accusare Teheran è stato il ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid, il quale ha rivelato di aver avuto un colloquio con Dominic Raab, ministro degli Esteri britannico, e di avergli parlato della:
“Necessità di rispondere duramente all’attacco alla nave in cui è stato ucciso un cittadino britannico”.
L’attacco avvenuto nell’Oman è stato realizzato con droni senza piloti. L’ha scritto il New York Times, citando tre funzionari militari israeliani di cui non si conosce l’identità.
Non è la prima volta che l’Iran viene tirato in ballo per attacchi alle petroliere nel Golfo dell’Oman. Già nel 2019, infatti, il paese degli Ayatollah era stato accusato da Regno Unito e Stati Uniti, secondo cui nel giugno di due anni fa, l’attacco era stato compiuto facendo esplodere mine navali posizionate sugli scafi.
In quell’occasione il ministero degli Esteri britannico aveva diffuso una nota in cui si diceva:
“È quasi certo che un ramo dell’esercito iraniano – il corpo delle Guardie rivoluzionarie – abbia attaccato le due petroliere il 13 giugno. Nessuno altro stato o ente non statale potrebbe essere plausibilmente responsabile”.
Il ministero aveva citato anche un’aggressione del mese precedente, datata 12 maggio, sempre architettata da Teheran contro quattro petroliere nelle acque degli Emirati Arabi Uniti.
Le accuse dell’attacco contro la petroliera israeliana sono state ritenute “infondate” da parte del ministero degli Esteri iraniano, il cui portavoce Saeed Khatibzadeh, durante una conferenza stampa trasmessa in tv, ha detto:
“Il regime sionista deve fermare queste accuse infondate, e non è la prima volta che rivolgono tali accuse all’Iran”.
Un’altra risposta iraniana è arrivata dalla tv di stato Al-Alam, secondo cui l’attacco è una “risposta a un recente attacco di Israele” contro un aeroporto militare in Siria.
L’Iran continua a colpire e compiere attentati in diverse aree del modo. A quando una presa di coscienza della Comunità Internazionale sugli orrori di Teheran?