Hamas ha rivendicato l’attacco di oggi a Raanana, dove (al momento) il bilancio è di una persona uccisa e di altre 17 rimaste ferite, di cui tre in maniera grave.
“L’operazione del commando a Raanana è una naturale risposta ai massacri dell’occupazione e alla sua continua aggressione contro il nostro popolo palestinese”.
La stancante retorica arabo-palestinese è andata in scena su Telegram.
Questa la dinamica dell’agguato ricostruita dalla polizia anche attraverso le testimonianze dei presenti.
“Le persone erano in piedi alla fermata dell’autobus e a un certo punto un’auto bianca le ha investite. È terribile. È accaduto in un attimo”.
Così a Ynet un testimone, cui ne segue un altro che all’emittente Kan ha detto:
“Ho sentito il rumore di un incidente, di un’auto che ne urtava un’altra. Poi ho visto l’autista accoltellare una donna e ferire un uomo sulla sessantina, mentre in sottofondo si sentivano delle urla”.
I due terroristi sono stati arrestati dopo l’ennesimo attacco terroristico arabo-palestinesi contro inermi civili israeliani.
Secondo alcuni fonti i due terroristi arabo-palestinesi sono di Hebron: Muhammad Zaidat, 44 anni, e Ahmed Zaidat, 24 anni. Due che secondo lo Shin Bet erano stati inseriti nella lista nera per essere entrati illegalmente in Israele in diverse circostanze.
Il capo della polizia israeliana, Kobi Shabtai, ha commentato quanto accaduto oggi a Raanana:
“Siamo riusciti a intervenire velocemente. L’allerta per questo tipo di attacchi resta alta, chiediamo anche ai cittadini di vigilare”.
Il capo del distretto centrale della polizia, il vice commissario Avi Bitton, ha sottolineato che la polizia non ha escluso altri sospetti attentatori che avrebbe avuto ruoli nell’attentato. Per questo le forze dell’ordine israeliane hanno continuato a perquisire l’area
Bitton ha definito “molto grave” questo “attacco terroristico” che Hamas ha “venduto” al mondo come risposta alle operazioni militari di Israele a Gaza.
Uccidere cittadini innocenti non ha nulla a che fare con qualsiasi presunta rivendicazione territoriale, non prevista da alcun trattato internazionale.