La possibile normalizzazione dei rapporti tra Israele e Arabia Saudita spaventa Iran e Hezbollah. I due alleati in Medioriente (e non solo) hanno espresso tutta la propria preoccupazione se Gerusalemme e Riyad arrivassero a instaurare relazioni diplomatiche.
Il presidente dell’Iran, Ebrahim Raisí, ha chiamato a raccolta il mondo mussulmano, sostenendo che la “liberazione” di Gerusalemme è la questione “più importante”:
“Il modo per combattere il nemico non è la resa o il compromesso, ma piuttosto il confronto e la resistenza che costringono il nemico a ritirarsi”.
Gli ha fatto eco l’Ayatollah Ali Khamenei ha scritto su X/Twitter:
“I governi che scommettono sulla normalizzazione delle relazioni con il regime sionista perderanno. Come dicono gli europei: Stanno scommettendo su un cavallo perdente”.
Non potevano discostarsi di molto le parole del segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah:
“Qualsiasi paese che firmi un accordo di normalizzazione [con Israele] deve essere condannato e le sue azioni denunciate. È un passo molto pericoloso e una pugnalata [alle spalle] del popolo palestinese, la prima qibla [direzione di preghiera, cioè Gerusalemme] e un abbandono della Palestina”.
E ancora:
“La ummah [‘nazione islamica’] deve assumersi la responsabilità del popolo palestinese. Il mondo arabo non deve abbandonare i palestinesi. I sionisti devono sentire i ruggiti del mondo musulmano”.
Iran e Hezbollah hanno stretti rapporti in Libano e in altri parti del mondo, dove i due alleati si servono della manovalanza locale per colpire obiettivi israeliani ed ebraici.
Le loro reazioni dimostrano il timore di possibili reazioni diplomatiche tra Israele e l’Arabia Saudita, che al momento però non sono così vicine, almeno ufficialmente.
La scorsa estate il Presidente Usa Joe Biden aveva affermato di un possibile avvicinamento tra le parti, ma quello che arriva da Gerusalemme e Riad e, per l’appunto, una distanza su cui bisogna ancora lavorare.
E allora come mai Iran ed Hezbollah hanno fatto questi appelli? Prevenzione o sanno qualcosa?