In Europa è scattato l’allarme terroristico dell’Iran su obiettivi israeliani ed ebraici. Le indiscrezioni arrivano da Israele e Svezia, secondo cui l’ordigno ritrovato (poi disinnescato) lo scorso gennaio all’interno dell’ambasciata dello Stato ebraico a Stoccolma è riconducibile al gruppo della criminalità organizzata Foxtrot.
Il Mossad e il servizio di sicurezza svedese Sapo hanno ricostruito negli anni il modus operandi iraniano per colpire Israele in Europa: anni sì, perché l’utilizzo della manovalanza locale e della criminalità organizzata da parte di Teheran non è nuova, non è figlia del 7 ottobre, ma è legata alla guerra in giro per il mondo contro Gerusalemme.
Un funzionario israeliano ha spiegato alla stampa:
“L’Iran gestisce molte organizzazioni criminali in Svezia e in Europa in generale, traendo vantaggio dal relativo vantaggio di ciascuna e talvolta dalla rivalità tra di loro”.
Gli ha fatto eco la Sapo:
“L’Iran ha già utilizzato la violenza in altri Paesi europei con l’obiettivo di mettere a tacere le voci critiche e le minacce percepite al proprio regime. Per portare avanti queste attività, che mettono a rischio la sicurezza, il regime iraniano in alcune occasioni si è avvalso di reti criminali”.
In realtà, come più volte scritto, questa modalità di attacco non è specificità europea, già in Sudamerica, la lunga mano dell’Iran si è servita di bande criminali locali per attaccare obiettivi israeliani ed ebraici.
Ricapitoliamo: da anni il regime di Teheran si serve della criminalità organizzata per colpire obiettivi ebraici e israeliani in Europa. Al livello mediatico questa guerra è stata chiamata “guerra per procura” e nelle intenzioni iraniane ha anche lo scopo che il singolo attentato non sia immediatamente legato a Teheran.
Secondo l’intelligence israeliana, la minaccia iraniana potrebbe arrivare fino a Parigi, dove nella prossima estate andranno in scena le Olimpiadi.
La mente, e come potrebbe essere altrimenti, torna al 1972, a Monaco, quando il terrorismo arabo-palestinese sconvolse i Giochi nell’allora Germania ovest, torturando e uccidendo 11 atleti israeliani.
Qualche volta gli occhi della comunità internazionale e delle opinioni pubbliche mondiali dovrebbero guardare al terrorismo antisemita e antisraeliano della Repubblica Islamica.