Una famiglia israeliana di Nes Ziona si è vista annullare la prenotazione per un appartamento tramite Airbnb a San Vito di Cadore, nel nord Italia, causa sentimenti antisemiti del proprietario.
Il capofamiglia, che non ha voluto rivelare la propria identità, aveva scritto sulla nota piattaforma per chiedere informazioni sulla possibilità di trascorrere qualche giorno di vacanza nella casa di Lorenzo:
“Siamo una famiglia di cinque persone e saremmo felici di soggiornare nel vostro appartamento”.
Tutta sembrava scorrere liscio, fino a quando il suddetto Lorenzo non si è reso conto della provenienza di quelle cinque persone, che l’ha portato a scrivere questo messaggio in ebraico: “Potete stare sotto il forno a gas”.
Il padre della famiglia israeliana ha detto al quotidiano Ynet di essere scioccato per quanto avvenuto:
“Viaggiamo molto e siamo sempre stati raccomandati come ospiti puliti e ordinati. Sembra che l’odio nei nostri confronti a causa della nostra identità israeliana stia di nuovo emergendo, anche tra coloro che sono presumibilmente tolleranti e orientati al servizio”.
In pochi mesi, questo è il terzo episodio, conosciuto, in cui host, proprietari di albergo e soggetti che lavorano nel turismo, si rifiutano di avere israeliani tra i propri clienti.
Un fatto molto grave, che denota una cosa che per noi di Progetto Dreyfus è un mantra: l’antisionismo non esiste, è solo una maschera per nascondere l’antisemitismo.
Prendiamo il caso in questione.
L’host Lorenzo poteva “appellarsi” alla guerra a Gaza e a tutta quella litania della narrativa arabo-palestinese contro Israele.
Anche se grave, sarebbe rimasto all’interno della discussione sul Medio Oriente, sul conflitto in corso e sui punti tra Stato ebraico e mondo arabo-palestinese che tengo le agende governative di mezzo mondo impegnate da decenni.
Ma Lorenzo no, è andato a colpire lì dove fa più male: la Shoah.
Ha collegato subito Israele agli ebrei, gli ebrei alla Shoah, la Shoah al forno.
Perché è nei forni che diverse persone rimetterebbero il popolo ebraico. Perché è quello per alcuni il posto dove dovrebbe stare il popolo ebraico.