Le maggiori potenze mondiali stanno prendendo in considerazione la possibilità di rimuovere alcune sanzioni imposte all’Iran tramite una risoluzione del Consiglio di Sicurezza ONU se entro la fine del mese verrà raggiunto un accordo sul programma nucleare iraniano. Sebbene sia da Washington che da Teheran fanno sapere che una soluzione è ben lontana dall’essere raggiunta, il Consiglio di Sicurezza sta preparando il terreno per una implementazione veloce nel caso in cui le parti decidano di venirsi incontro.
Sei grandi nazioni (Gran Bretagna, Cina, Russia, Stati Uniti, Francia e Germania) sono al lavoro per frenare il programma nucleare iraniano ed evitare che questo permetta agli ayatollah di disporre di una bomba atomica ed offrono in cambio la riduzione delle sanzioni che da alcuni anni soffocano l’economia del paese. Finora i colloqui si sono concentrati su un congelamento delle attività di arricchimento dell’uranio per almeno dieci anni in cambio della rimozione graduale delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea ma, secondo fonti vicine alla Reuters, il discorso potrebbe allargarsi anche a un alleggerimento di quelle decretate nel 2006 dalle Nazioni Unite. Se davvero le potenze mondiali decidessero di intervenire attraverso una risoluzione del Consiglio di Sicurezza questa sarebbe vincolante per gli Stati Uniti, cosa che renderebbe vane le minacce di far saltare l’accordo da parte del Partito Repubblicano americano perché in questo caso non sarebbe necessaria la supervisione e l’approvazione del Congresso. La reazione dei Repubblicani non si è fatta attendere e il senatore Bob Corker ha inviato una lettera a Obama avvertendolo che la scorciatoia del Consiglio di Sicurezza sarebbe un affronto agli elettori americani.
Le risoluzioni ONU del 2006 sono otto e vietano all’Iran di lavorare all’arricchimento dell’uranio o di altro materiale sensibile nel campo del programma nucleare, di acquistare o vendere tecnologia utile al programma nucleare o a quello missilistico e impongono un embargo agli armamenti iraniani. Da Teheran credono che la rimozione di queste sanzioni sia cruciale ai fini del raggiungimento dell’accordo visto che sono la base legale su cui poggia l’inasprimento delle sanzioni europee e statunitensi.
