Le autorità israeliane lo hanno reso noto soltanto in questi giorni, ma lo scorso 19 gennaio, lo Shin Bet, la Marina e la polizia israeliana hanno intercettato un’imbarcazione che viaggiava dall’Egitto a Gaza.
Durante l’operazione congiunta, le forze speciali israeliane hanno scoperto che tre abitanti della Striscia stavano trasportando vetroresina, il materiale base per la fabbricazione di razzi e di mortai. Gli stessi palestinesi a bordo hanno confessato durante gli interrogatori che stavano portando il materiale alle Brigate Izz Al-Din Al-Qassam, il braccio operativo di Hamas.
L’intelligence israeliana spiega che negli ultimi tempi il Mediterraneo è diventato il promo corridoio di contrabbando per l’organizzazione che governa Gaza, soprattutto da quando l’Egitto ha chiuso le frontiere per timore di infiltrazioni terroristiche e ha bombardato – proprio come ha fatto Israele – la rete di tunnel sotterranei che attraversa tutta la Striscia per contrabbandare principalmente armi in Egitto e per infiltrare terroristi in territorio israeliano.
I tre trafficanti sono stati incriminati ieri presso la Corte Distrettuale di Beersheva per una serie di reati contro la sicurezza.