Si chiama Gaza Cybergang il gruppo di hacker legato ad Hamas, che sta realizzando una maxi campagna di spionaggio informatico atto a colpire gli stati arabi che hanno normalizzato i rapporti con Israele. Il gruppo, conosciuto anche con il nome di Molerats, ha iniziato a far parlare di sé nel 2012 e ha come obiettivo non solo attaccare la sicurezza informatica dello Stato ebraico, ma anche quella dei loro presunti fratelli dell’Autorità nazionale palestinese: altra dimostrazione che la tanto sbandierata unità palestinese rimane solo nelle parole di alcuni leader e non nelle realtà dei fatti.
A rendere nota la campagna di cyber-spionaggio di Hamas è stata Cybereason, la società di sicurezza informatica fondata a Boston da ex ufficiali della Unit 8200 (l’élite della cyber warfare delle forze armate israeliane), secondo cui gli attacchi sono partiti a settembre e si sono intensificati a novembre in “chiara correlazione con i colloqui di normalizzazione tra Israele e gli Stati del Golfo.
Va messo in evidenza che giorni fa gli Emirati Arabi Uniti avevano fatto sapere di un aumento dei cyber-attacchi proprio dopo la normalizzazione dei rapporti con Israele, puntando il dito contro l’Iran, piuttosto irritato (eufemismo) per gli accordi fra alcuni paesi arabi e lo Stato ebraico.
L’alto livello di sofisticazione raggiunta da Hamas in campo informatico è quello che i ricercatori chiamano utilizzo di “piattaforme legittime a scopi malevoli”.
Quanto appena raccontato testimonia gli enormi mezzi di cui dispone Hamas, il gruppo terroristico che guida la Striscia di Gaza, che fa credere al mondo di non avere alcuna arma.
Il gruppo terroristico a capo della Striscia di Gaza ha l’obiettivo di “punire” gli stati arabi che hanno normalizzato i propri rapporti con lo Stato d’Israele. Rapporti che potrebbero avere la conseguenza di togliere importanza nello scacchiere mediorientale ad Hamas che, assieme all’Iran, ha espresso tutto il proprio dissenso per gli Accordi di Abramo.
Hamas non pensa al benessere del suo popolo, pensa a distruggere Israele e chi gli è attorno.