Sembra elementare ma forse non lo è. I finanziatori dell’Autorità palestinese e di Hamas (per la ricostruzione di Gaza) hanno un potere enorme che permette loro di avere voce in capitolo sulla cessazione delle violenze e dell’incitamento all’odio verso gli israeliani.
Lo han capito bene gli americani che attraverso il Congresso hanno inviato una lettera al Presidente dell’ANP Abu Mazen minacciandolo di chiudere il rubinetto nel caso non si smettesse di incitare la popolazione palestinese a compiere attentati. “La legge statunitense stabilisce chiaramente che l’Autorità palestinese deve agire per contrastare l’incitamento alla violenza contro gli israeliani al fine di continuare a ricevere l’assistenza dagli Stati Uniti”, si legge nella lettera firmata dal Presidente della Commissione stanziamenti della Camera dei rappresentanti Harold Rogers e dai deputati Nita Lowey e Kay Granger. E confermano di voler mantenere l’impegno preso con Abu mazen, che prevedeva però determinate condizioni, fra le quali il perseguimento della pace con Israele e la lotta al terrorismo attraverso azioni concrete da parte del Presidente palestinese.
Il Congresso ha capito che questa è la strada migliore e più breve per interrompere questa terza intifada che sta insanguinando Israele; se anche l’Europa si allineasse in questa direzione questa decisione acquisirebbe sicuramente più potere e da lì potrebbero ripartire i negoziati di pace fra lo Stato ebraico e l’Autorità Nazionale Palestinese.