Il Giardino della Memoria di Alessandria è stato imbrattato con sigle naziste. Ignoti hanno scritto sul muro e alla base del monumento le scritte “VL” e “SL”, sigle che con ogni probabilità richiamano i Vernichtungslager e gli Straftslager, termini con cui i nazisti chiamavano i campi di sterminio e i campi di punizione nel corso del secondo conflitto mondiale.
A essere imbrattato con una bomboletta di vernice blu, infatti, è stato esclusivamente la parte del cimitero dedicato alle vittime dell’atroce sterminio nazista.
Secondo la prima ricostruzione il grave episodio sarebbe accaduto nello scorso fine settimana quando il Giardino della Memoria era chiuso.
L’assessore comunale ai Lavori pubblici del comune di Alessandria Giovanni Barosini ha assicurato:
“Ci appresteremo a fare regolare denuncia all’Autorità Giudiziaria e a togliere le scritte. È doveroso un ennesimo accorato appello a un maggiore senso civico e profondo rispetto verso i beni comuni, patrimoniali e storico-culturali”.
Lodevole l’appello dello stesso Barosini che ha richiamato i cittadini a un “maggiore senso civico e profondo rispetto verso i beni comuni, patrimoniali e storico-culturali”.
Ma a quanto pare in Italia tutto questo non è condiviso. I valori che dovrebbe essere la base della convivenza civile vengono costantemente messi in discussione. E non c’è società che possa vivere bene in assenza di valori comuni.
Il nostro paese ha enormi problematiche legate ai rigurgiti nazisti (e fascisti). Un paese che ne dovrebbe avere coscienza viste le nefandezze commesse dal Fascismo e dalla conseguente alleanza con la Germania nazista.
Un paese che dagli altri prende spesso il lato peggiore. La Germania stessa, per l’appunto, ha deciso di combattere con forza i nostalgici del Terzo Reich, mettendo al bando gruppi e organizzazioni che si rifanno al nazismo.
E in Italia quando avverrà tutto ciò? Dovevamo uscire migliori dal lockdown e invece siamo usciti peggiori. Più cattivi e meno rispettosi dell’altro.