Il Giorno di Gerusalemme, o in ebraico Yom Yerushalaim, è stato celebrato il 23 e il 24 maggio, che corrisponde al giorno 28 del mese di Iyar e ricorda l’unificazione della capitale d’Israele avvenuta dopo la Guerra dei Sei Giorni nel 1967.
Per il 50° anniversario si sono svolte in città molte attività: concerti, mostre, escursioni, workshop e tanto altro.
Nella città vecchia si è tenuto l’evento considerato più importante che ha acceso su questa parte di Gerusalemme un meraviglioso spettacolo di luci che ha fatto da sfondo all’esibizione di cantanti popolari come Sarit Hadad, Eviyatar Banai David D’Or e Avraham Tal. All’evento hanno partecipato anche il Presidente d’Israele, il Primo Ministro, il sindaco e membri del Parlamento israeliano.
Altre manifestazioni che hanno richiamato un vasto pubblico sono: la celebrazione annuale in piazza Safra, il giorno dello studente a Gerusalemme, il “Flag dance”(il ballo della bandiera) parata e preghiere al Muro del Pianto, lo street party notturno in piazza Zion e il concetto all’alba di Idan Raichel.
La bellezza di queste celebrazioni è stata l’aria che si respirata in città. Un’aria di gioia, di festa, di appartenenza alla propria capitale e al proprio stato. Famiglie, gruppo di amici e gente che si conosceva sul momento hanno dato vita un’atmosfera che è difficilmente spiegabile con mere parole.
Atmosfera che testimonia che nessuna risoluzione Unesco potrà mai mettere in discussione il rapporto storico e culturale che il popolo ebraico ha con Gerusalemme. Ogni ebreo e ogni israeliano è legato a questa città, che ha segnato in maniera indelebile la storia del popolo ebraico.
Gerusalemme è la capitale dello Stato d’Israele. È unica e indivisibile.