Maxi operazione della polizia di Berlino, che ha perquisito diversi appartamenti collegati a Jama’atu Berlin, un’associazione islamica radicale e antisemita. Conosciuta anche come Tauhid Berlin, tale associazione è stata messa fuori legge in Germania.
L’operazione, pur non portando a nessun arresto, ha impegnato centinaia di agenti, nonché le forze speciali (SEK), che hanno setacciato più di 25 case, dislocate nei diversi quartieri di Berlino, tra i quali Reinickendorf, Moabit, Märkisches Viertel e Neukölln, sequestrando più di 200 dispositivi elettronici.
Dalle indagini è emerso che Jama’atu Berlin sostenesse la Jihad e gli attentati terroristici, rifiutando la democrazia.
Il senatore degli Interni, Andreas Geisel, ha detto in una conferenza stampa che Jama’atu Berlin ereditava gli intenti dell’associazione-moschea “’Fussilet 33”, chiusa forzatamente nel 2017 dal servizio segreto interno (Bfv), che la indicava come punto di incontro di estremisti islamici, fra cui Anis Amri, l’attentatore al mercatino di Natale di Berlino nel 2016.
Torsten Akmann, sottosegretario al ministero degli Interni di Berlino ha aggiunto il forte carattere antisemita dell’associazione islamica radicale.
“Il gruppo messo al bando oggi segue l’ideologia dello Stato islamico. Inoltre, sono terribili antisemiti che chiedono la morte degli ebrei”.
L’agenzia di stampa tedesca Deutsche Presse-Agentur ha riportato che i membri di Jama’atu Berlin erano soliti incontrarsi in parchi pubblici o in appartamenti, sfruttando i sermoni per eludere i controlli.
Jama’atu Berlin che quindi aveva deciso di non fare “riunioni” all’interno delle moschee, perché luoghi attenzionati dalle forze di polizia, mostrando una notevole capacità di adattamento.
La Germania sta combattendo l’estremismo di ogni genere. Da quello di estrema destra, mettendo al bando numerosi gruppi, a quello islamico, che è ancora in mezzo a noi.
L’estremismo islamico ha ancora nel mirino l’Europa che, con tutti i suoi difetti e criticità, continua a essere caposaldo della democrazia, da sempre osteggiato dagli estremisti islamici.