La Germania ha incriminato quattro persone con l’accusa di appartenere “a un’organizzazione terroristica straniera” e di ricoprire “posizioni importanti all’interno dell’associazione con legami diretti con i leader dell’ala militare” di Hamas: due cittadini libanesi, un egiziano e un olandese.
La procura tedesca è convinta che il gruppo terroristico arabo-palestinese abbia da tempo:
“Allestito depositi di armi sotterranei in vari Paesi europei per tenerli pronti per possibili attacchi contro le istituzioni ebraiche in Europa”.
Procura tedesca che ritiene che agenti stranieri in possesso di permessi di soggiorno europei gestivano siti di stoccaggio pronti per essere “dispiegati con breve preavviso”.
Sul cellulare di uno degli incriminati sono stati ritrovati possibili obiettivi di attentati terroristici:
“L’ambasciata israeliana a Berlino, la base aerea statunitense di Ramstein o la zona attorno all’aeroporto di Tempelhof a Berlino”.
Uno dei due libanesi identificati è Ibrahim El-R., che nel 2019 aveva allestito un deposito di armi in Bulgaria, con munizioni e fucili d’assalto Kalashnikov, e ne aveva sgomberato un altro in Danimarca e aveva portato con sé in Germania una pistola.
Lo scorso anno, nel 2023, i quattro sarebbero andati in Polonia per cercare un terzo deposito di armi appartenente a Hamas, ma secondo diverse fonti, non ci sarebbero riusciti.
I servizi di sicurezza tedeschi ritengono che l’uomo cardine del gruppo terroristico legato ad Hamas in Germania sia il 63enne stato Majed Khalil Musa al-Zeer, cittadino britannico di origini giordane ma residente a Berlino fino al 2014 quando si è trasferito a Londra.
Attualmente Al-Zeer ricopre il ruolo di capo di una Ong che raccoglie fondi per la Palestina e di presidente del Consiglio europeo-palestinese per le relazioni politiche, inserito dal Dipartimento del Tesoro americano nell’elenco dei terroristi globali.
Secondo gli investigatori esiste una rete di sostenitori di Hamas diffusa in tutti gli strati della società tedesca e in tutte le componenti immigrate di origine musulmana, che si servono di “innocue” attività commerciali Questi “insospettabili” svolgono anche il compite di istigare contro gli ebrei e lo Stato d’Israele.
I manifestanti continuano a scendere in piazza per attaccare Israele, ma nel frattempo sotto di loro quei terroristi che tanto difendono hanno già nascosto armi per seminare morte e terrore.