Che il sistema scolastico palestinese sia avvelenato dall’odio per Israele, è cosa nota. Che i libri su cui studiano i giovani palestinesi siano pieni di elogi al terrorismo, altrettanto.
Ciò che non si sapeva, è che il sistema scolastico palestinese fosse finanziato dalla Germania, un paese che conosce alla perfezione dove possano arrivare le lunghe mani del terrorismo palestinese.
La spinosa vicenda è stata portata alla luce dal quotidiano Bild che ha pubblicato i finanziamenti tedeschi al dipartimento di educazione dell’Autorità palestinese, basandosi su uno studio dell’organizzazione Impact-se, che ha rilevato numerose parole di elogio all’interno dei libri palestinesi verso l’atto terroristico di Settembre Nero contro gli 11 atleti israeliani durante le Olimpiadi svoltesi a Monaco nel 1972 e verso la terrorista palestinese Dalal Mughrabi, coinvolta nell’uccisione di 38 israeliani, tra cui 13 bambini, nel 1978.
Il rapporto ha spinto il parlamentare Frank Müller-Rosentritt a chiedere spiegazioni al governo di Angela Merkel, la quale ha già reso nota l’apertura di “un’indagine indipendente sui libri scolastici palestinesi”.
Müller-Rosentritt ha scritto su Twitter:
“Incredibile, i bambini dovrebbero ricevere un’educazione per un futuro migliore, non essere educati all’odio e alla violenza? Il governo federale deve fornire una spiegazione. Il denaro delle tasse tedesche non dovrebbe confluire nella propaganda terroristica”.
Quanto accaduto ha diversi punti di somiglianza con altri due episodi che hanno riempito le recenti cronache dal Medioriente: il finanziamento della Commissione Ue a un’ong antisemita e le parole di odio contro Israele ed ebrei del presidente turco Erdogan rivolte ai giovani di Istanbul.
A rendere ancora più incredibile questa storia è che è stata la Germania a finanziare libri di testo palestinesi che inneggiano a un attentato fatto proprio in territorio tedesco durante quella che doveva essere solo una festa dello sport.