La Germania ha messo fuorilegge Combat 18, movimento neonazista legato alla figura di Adolf Hitler. Ad annunciarlo è stato il ministro dell’interno Horst Seehofer, secondo cui il gruppo è “contrario all’ordine costituzionale”.
Horst Seehofer ha dichiarato che il gruppo che si rifà al Fuhrer “ha contribuito attraverso la produzione di musica dai contenuti di estrema destra di diffondere un’ideologia che disprezza i diritti umani”.
Il Ministro dell’interno tedesco ha aggiunto:
“L’estremismo di destra e l’antisemitismo non devono avere un posto nella nostra società, mentre Combat 18 ha contribuito attraverso la produzione di musica dai contenuti di estrema destra a diffondere un’ideologia che disprezza i diritti umani”.
Dopo la decisione del governo di Berlino, diverse sedi di Combat 18 sono state fette oggetto di perquisizioni in tutto il paese. Alla formazione neonazista è stato contestato il fatto di essere “pronta all’uso delle armi”.
Le attività di Combat 18, il cui nome è ispirato alle iniziale di Adolf Hitler, erano volte all’organizzazione di raduni di gruppi rock ispirati all’ideologia dell’estrema destra.
In passato la Germania aveva già stato messo al bando il gruppo “Blood & Honour”, espressione di movimenti neonazisti e razzisti nati in Gran Bretagna: l’utilizzo della sigla è stata vietata anche in Russia e in Spagna.
La scritta “Blood & Honour” comparve nel marzo 2019 nella curva dell’Inter, che omaggiò il gruppo estremista e di ispirazione neonazista, più volte indagato per azioni razziste, discriminatorie e atti violenti.
Con questo provvedimento, la Germania sta mostrando interesse nella lotta all’estremismo di destra, che sta attanagliando il paese da alcuni anni. Una lotta che dovrebbe essere anacronistica e invece è una piaga sociale che ancora oggi infetta le nostre società.