Gaza, manifestazioni contro Hamas: “Rilasciate gli ostaggi e fine alla guerra”

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Gaza, manifestazioni contro Hamas: “Rilasciate gli ostaggi e fine alla guerra”

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Proteste nella Striscia di Gaza contro Hamas. Per alcuni gruppi di persone scese in piazza, il gruppo terroristico arabo-palestinese è responsabile di aver iniziato la guerra contro Israele per aver compiuto il brutale attacco del 7 ottobre 2023 contro i civili del sud dello Stato ebraico e per aver proseguito nella lotta piuttosto che rilasciare gli ostaggi e mettere fine alle ostilità.

Le manifestazioni contro Hamas stanno rappresentando un fatto decisamente insolito per la Striscia. A scendere in piazza in maniera più massiccia sono stati i gazawi che si sono riversati nelle strade di Beit Lahia, ma ci sono state proteste anche a Khan Yunis e Jabalia, nella parte settentrionale di Gaza.

Un operaio edile di 35 anni, Ahmed al-Masri, ha motivato al New York Times la sua scelta di lanciare un grido contro Hamas:

“Vogliamo continuare le proteste finché lo spargimento di sangue non cesserà e Hamas non lascerà la scena palestinese”.

Un attivista di Beit Lahia, Helal Warshagha, 27 anni, fuggito da Gaza prima della mattanza del 7 ottobre, ha puntato il dito contro il gruppo terroristico che nel proprio statuto ha messo nero su bianco la volontà di distruggere Israele:

“Senza la cacciata di Hamas, la prossima guerra sarà solo questione di tempo. Ne abbiamo abbastanza della guerra, della distruzione e delle uccisioni”.

Su Telegram era circolato un video piuttosto eloquente:

“Invitiamo tutti voi a prendere parte a una marcia popolare di rabbia, per rifiutare la guerra in corso e chiedere ad Hamas di allentare la presa sulla Striscia di Gaza, affinché le nostre continue sofferenze possano finire”.

Le proteste contro Hamas non hanno lasciato indifferente l’altra leadership arabo-palestinese dell’AP, che tramite un consigliere di Abu Mazen ha dichiarato alla tv saudita al Hadath:

“Le manifestazioni nella Striscia di Gaza sono un grido dei residenti contro le politiche di Hamas”.

Questa affermazione la riportiamo per dovere di cronaca. Ricordiamo che l’obiettivo di Abu Mazen è quello di tornare a guidare la Striscia, normale, quindi, che cerchi di calvare l’onda delle proteste.

Che qualcosa sia stato muovendo negli abitanti di Gaza? E se lo fanno loro i propal in giro per il mondo come reagiranno?

 

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