Hamas ha diffuso un video che ritrae Avera Menghistu, un israeliano con problemi mentali, tenuto prigioniero nella Striscia di Gaza dal 2014, anno in cui vi entrò di sua spontanea volontà, che dice:
“Per quanto dovrò restare ancora prigioniero? dopo tutti questi anni dove sono lo stato e il popolo di Israele?”.
Video che è accompagnato da un messaggio rivolto al nuovo capo di stato maggiore dell’esercito Herzi Halevy che secondo il gruppo terroristico “deve sopportare il peso di questo fallimento e delle sue conseguenze”.
L’episodio ha portato con sé una serie di domande, che hanno aperto il dibattito pubblico in Israele, ma non in Italia dove la copertura mediatica è stata garantita solo da Israele.net.
Il video è autentico? Se sì, quando è stato girato? Menghistu è ancora vivo?
Isaac Ben Israel, capo del Blavatnik Interdisciplinary Cyber Studies Center presso l’Università di Tel Aviv, ha affermato che “oggi la tecnologia ci consente di scattare una foto e di produrre un breve video da essa”.
Isaac Ben Israel, come riporta i24NEWS, ha aggiunto: “Immagino che sia Mengistu nel video, nonostante il fatto che la tecnologia attuale ci consenta di generare video artificiali utilizzando una singola immagine. Ad esempio, una volta ho ricevuto un video di saluto da Leonardo Dicaprio che parlava in perfetto ebraico. Ma questo è stato prodotto artificialmente. È difficile distinguere tra vero e Deep fake”.
Nonostante la mancata conferma sull’autenticità, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto: “Abbiamo ricevuto un’altra conferma di ciò che sapevamo da sempre: che Avera è vivo. Questo è un giovane uomo, non in buona salute, e la responsabilità del suo destino ricade interamente su Hamas”.
Quel “sapevamo da sempre”, conferma che in circostante non rese note, Israele sia venuto a conoscenza che Mengistu sia ancora vivo.
L’obiettivo della diffusione del filmato lo dice direttamente Hamas: esercitare pressione nei confronti di Gerusalemme per trattare la liberazione dell’ostaggio.