Lo scorso venerdì sera un razzo partiva da Gaza contro Israele che per reazione ha fatto chiudere il valico di Kerem Shalom per motivi di sicurezza.
I media riportano la notizia ponendo l’accento sul conseguente isolamento della Striscia e scatenando lo sdegno dei lettori per l’inumanità degli israeliani.
Ma come molti nostri amici già sapranno, la Striscia ha un altro valico con l’Egitto che molto spesso viene sigillato perché i terroristi Hamas o chi per loro, hanno fatto un po’ troppo i birichini.
I media riportano sempre la notizia ma a bassa voce, magari in un trafiletto, possibilmente di sfuggita facendo attenzione a non stigmatizzarla come invece sono soliti fare con gli israeliani.
L’Egitto dell’ex generale El Sisi mostra i muscoli contro Hamas: istituisce una zona cuscinetto lunga 13km e profonda 300mt tra il Sinai e la Striscia di Gaza svuotando un’area residenziale abitata da 20mila persone che riceveranno un’indennità di 1.200 sterline egiziane ( 130€ ) a metro quadro per le case in cemento armato e 600 per le altre.
Le case costruite sopra i tunnel non saranno indennizzate.
L’Egitto non fa un favore a Israele: la disposizione è stata decisa dopo che lo scorso 24 ottobre fu commessa una strage di soldati egiziani in prossimità del valico di Rafah che separa l’Egitto da Gaza.
Nella foto alcuni manifestanti egiziani contro la zona cuscinetto.
In arabo si legge: “un esercito che espelle la propria gente è un esercito di occupazione”.