Gaza, attentato al premier palestinese: ricostruzioni e reazioni

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Gaza, attentato al premier palestinese: ricostruzioni e reazioni

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Gaza, attentato al premier palestinese. Una notizia, l’ennesima, che surriscalda gli animi in Medioriente, dove la situazione è in continuo fermento.

Poco dopo le dieci di ieri, in una zona molto vicina al valico di Erez il convoglio di Rami Hamdallah è stato avvicinato da una motocicletta, dalla quale uno dei passeggeri ha lanciato un ordigno esplosivo che ha colpito l’ultima automobile, i cui passeggeri hanno riportato ferite lievi che sono stati presi in cura da Israele.

Hamdallah e Majed Freij, capo dell’Intelligence palestinese, sono rimasti illesi, anche se l’episodio ha scatenato le ire del presidente Abu Mazen che ha puntato il dito contro Hamas accusandolo dell’ “attacco vigliacco”.

Hamas che ha rispedito le accuse al mittente, facendo sapere di essere estraneo all’ “orribile crimine”. Mahmoud Al Zahar, uno dei capi dell’organizzazione terroristica, ha commentato:

“Se fossimo stati noi avremmo riportato alla Mukata un cadavere a pezzi”.

La polizia di Hamas ha reso noto di aver arrestato due potenziali sospetti e su Twitter hanno cinguettato:

“Hamas condanna l’attacco criminale al primo ministro palestinese Rami Hamdallah, ritenendolo un tentativo concepito per destabilizzare la sicurezza a Gaza e per far fallire gli sforzi per una riconciliazione nazionale”.

Hamdallah che, in seguito ha partecipato ugualmente all’inaugurazione di un impianto di depurazione dell’acqua finanziato dall’Anp rimanendo meno del previsto, ha detto ai media locali:

“C’è un grande complotto contro noi tutti. Ciò che è accaduto oggi rafforza la nostra determinazione a ottenere la riconciliazione, tornerò nella Striscia di Gaza”.

Il suo viaggio, programmato cinque mesi fa, aveva lo scopo di ristabilire un dialogo con Hamas dopo il riavvicinamento mediato dall’Egitto.

Chi c’è dietro questo attentato?

Secondo alcuni analisti, potrebbe esserci uno dei tanti gruppi salatiti che stanno cercando di impadronirsi della Striscia, impedendo ogni riconciliazione tra Hamas e Anp per attaccare in maniera più dura Israele.

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