Buone notizie da Gaza. Lunedì la Coca-Cola ha iniziato la costruzione del suo primo impianto nella Striscia, che si troverà nella zona industriale di Karni, vicino al kibbutz Nahal Oz. Lo rende noto il COGAT, il coordinamento israeliano per le attività governative nei Territori, che ha aperto il valico di Kerem Shalom per lasciar passare oltre trecento camion peni di materiali da costruzione.
L’impianto, che se tutto andrà bene sarà pronto fra tre anni, costerà al colosso americano oltre 20milioni di dollari e conta di creare dapprima centoventi posti di lavoro, che potranno diventare oltre mille una volta avviata la fabbrica, compresi i lavoratori che opereranno indirettamente intorno al sito.
Ad avviare questa nuova opportunità per i gazawi è l’imprenditore palestinese Zahi Khouri, già proprietario della National Beverage Company, il quale detiene l’unica licenza per la produzione della Coca Cola nel West Bank. Secondo Khouri, l’apertura dell’impianto a Gaza offre opportunità non solo finanziarie, ma ambientali, in quanto la produzione e l’imbottigliamento in loco permetterà di riciclare i materiali e riutilizzarli.