Fratelli d’Italia ha sospeso Calogero Pisano, segretario provinciale del partito di Giorgia Meloni ad Agrigento e candidato al collegio uninominale della Camera.
Nel comunicato di FdI è scritto che Calogero Pisano:
“È sospeso con effetto immediato da Fratelli d’Italia. È sollevato da ogni incarico di partito, a partire da quello di coordinatore provinciale di Agrigento e di componente della direzione nazionale, Da questo momento in poi Pisano non rappresenta più Fdi a ogni livello e a lui viene inibito anche l’utilizzo del simbolo”.
Non è finita qui perché Pisano è stato “deferito al collegio di garanzia del partito per ogni ulteriore decisione”.
Cosa ha portato Fratelli d’Italia a una decisione simile?
Il motivo è da ricercare in un post su Facebook di alcuni anni fa, in cui Pisano elogiò Adolf Hitler, definendolo un “grande statista”. Post di cui ha parlato il diretto interessato:
“Anni fa ho scritto cose profondamente sbagliate. Avevo cancellato il mio profilo personale su Facebook perché mi vergognavo delle cose che erroneamente avevo pubblicato. Non so come Repubblica le abbia trovate oggi, ma sono il primo a condannare senza ambiguità quelle espressioni. Chiedo scusa a chiunque si sia sentito offeso da quei post che a distanza di anni giudico indegni”.
Certe affermazioni, però, non si possono cancellare. Perché definire Hitler un grande statista è figlio di una convinzione politica, difficilmente modificabile anni dopo.
A decenni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e dalla scoperta delle atrocità commesse da Hitler, siamo ancora qui a dover parlare di qualcuno che elogia(va) il Fuhrer.
Questo episodio fa capire, semmai ce ne fosse ancora bisogno, come certe “idee” siano ancora profondamente radicate in parte della politica italiana.
Politica che non riesce a scrollarsi di dosso reminiscenze di un periodo storico in cui essere considerati diversi era una colpa da pagare con la morte.