Un’attivista filopalestinese occuperà la poltrona di sottosegretaria del Ministero degli Esteri dei Paesi Bassi, con delega agli aiuti internazionali. Sigrid Kaag, infatti, è stata nominata in un ruolo che anche se non prevede una responsabilità diretta nella politica estera del suo paese, la vedrà essere determinante nell’attuazione di progetti in favore dell’Autorità Nazionale Palestinese: fra questi quelli che ha portato a una frizione tra i Paesi Bassi e Israele, che li considera illegali.
La nomina di Sigrid Kaag verrà formalizzata tra pochi giorni quando sarà ufficiale l’accordo di coalizione tra il Partito Popolare per la Libertà e Democrazia (Volkspartij voor Vrijheid en Democratie, VVD) e tre altri soggetti politici, fra i quali D66, il partito di sinistra di cui fa parte la simpatizzante palestinese. A renderlo noto è stata l’emittente pubblica olandese NOS.
Sigrid Kaag è sposata con Anis al-Qaq, n ex membro dell’OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina), fra i suoi incarichi più importanti quello di vice ministro di Yasser Arafat negli anni ’90 ed ex rappresentante ufficiale dell’Autorità palestinese in Svizzera.
Kaag che ha già lavorato per aiutare i palestinesi, precisamente per l’UNRWA, che nelle ultime settimane è salita ai disonori della cronaca a causa dei libri anti-israeliani con cui studiano i ragazzi delle scuole gestite dall’Agenzia dell’Onu dedicata ai rifugiati palestinesi.
La vicinanza di Sigrid Kaag alle vicende mediorientali è testimoniata anche da un altro incarico che ricopre dal gennaio 2015: membro del Coordinatore Speciale delle Nazioni Unite per il Libano (UNSCOL).
Gli attivisti filopalestinesi, invece, hanno protestato per la nomina del prossimo ministro degli Esteri dei Paesi Bassi, Halbe Zijlstra, del VVD, che definiscono “molto pro Israele”.