Si chiama Islamic Relief Worldwide ed è una delle ong di orientamento islamico più potenti al mondo. L’organizzazione non governativa, con sede a Birmingham e succursali in quaranta paesi, vanta un patrimonio arricchito ogni anno da sostanziosi finanziamenti: solo nel 2018 la somma entrata nelle casse è stata pari a di 140.657.648,74 euro. Ha stretti rapporti con l’Ue da cui riceve piogge di denaro.
Fin qui, nulla da eccepire. Perché se una qualsiasi struttura si avvale di dirigenti e personale qualificati, il successo non sarà garantito, ma se arriva sarà sicuramente meritato.
Islamic Relief Worldwide non è un’oasi felice, tutt’altro. Nelle settimane scorse è stata travolta da due scandali che hanno portato alle dimissioni di gran parte della leadership.
Il primo a rimettere l’incarico è stato Heshmat Khalifa, membro del consiglio di amministrazione e presidente della Ong, reo di aver scritti commenti antisemiti. Come quando ha puntato il dito contro il presidente egiziano Al Sisi, definendolo “magnaccia figlio di ebrei” e “criminale sionista” e contro gli ebrei, considerati “nipoti di scimmie e maiali”.
Naser Haghamed, il chief executive di Islamic Relief, si è affrettato a chiedere scusa per le affermazioni social del suo collega, il cui lavoro all’interno dell’ong iniziò nel 1999.
Peccato che in sostituzione è arrivato Almoutaz Tayara, che condivideva le stesse “idee social” del suo predecessore, glorificando “gli attacchi terroristici contro Israele” e accusando Barack Obama di servilismo nei confronti di Israele. Commenti passati che risalgono al 2014 e al 2015, i quali, però, non hanno impedito le polemiche mediatiche.
L’Islamic Relief Worldwide non è nuova ad accuse di antisemitismo e appoggio al terrorismo islamico.
Nel 2014 venne dichiarata illegale da Israele e inserita in una lista nera di organizzazioni legate al terrorismo dagli Emirati Arabi.
Cosa ha fatto l’Unione Europea in questi anni?
Ha continuato imperterrita a elargire fondi all’Islamic Relief Worldwide senza aver cura di dove finissero i soldi.