Diciotto mesi di indagini e 19 indagati. Sono i numeri della vasta operazione condotta in tutta Italia in merito all’estremismo di destra.
Operazione che è stata resa nota dalla Digos di Enna e del Servizio Antiterrorismo Interno. L’accusa nei confronti degli estremisti è di “costituzione e partecipazione ad associazione eversiva e istigazione a delinquere”.
Le indagini hanno portato a galla la volontà del gruppo di costituire “il Partito Nazionalsocialista Italiano dei Lavoratori” e la sua disponibilità “avere a armi e esplosivi” per “sfornare soldati pronti a tutto”.
A rendere ancora tutto più allarmante è il compito ad addestrare nuove leve, arruolate via social, era stato affidato a un uomo di origini calabresi “esponente di spicco della ‘ndrangheta” che “vantava esperienza militare”, un ex legionario, con un passato da collaboratore di giustizia e già tra i referenti di Forza Nuova e Ponente ligure.
A capo del gruppo una donna di 45 anni che si definiva “sergente di Hitler”. Assieme a lei numerose altre donne pronte a tutto per manifestare il proprio odio antisemita e xenofobo.
Alcune intercettazioni telefoniche hanno portato a scoprire conversazioni inquietanti, tra cui: “Io sposerei un ebreo solo per torturarlo giorno dopo giorno” “solo a parlare dei giudei mi viene il prurito, brutte bestie vanno sterminati”.
Il fanatismo, associato agli immancabili simboli nazisti, era riversato anche in una chat chiusa chiamata “Militia”.
Il gruppo di estremisti di destra mirava molto in alto: aveva avviato contatti con organizzazioni come “Aryan Withe Machine – C18” e il partito d’estrema destra lusitano “Nova Ordem Social” per accreditarsi in diversi circuiti internazionali.
Motivo per cuoi diversi adepti avevano partecipato alla “Conferenza Nazionalista” svoltasi lo scorso 10 agosto a Lisbona con l’obiettivo di creare internazionale “nazionalsocialista”.
Persone pronte a tutto, con disponibilità di armi e addestrate da un ex legionario e pentito della ‘ndrangheta. Persone che sanno utilizzare molto bene le tecnologie contemporanee.
Come si può negare un pericolo relativo all’estremsmo di destra in Italia?