Operazione antiterrorismo contro un gruppo di estrema destra in Germania, dove la polizia ha arrestato 25 persone (tra cui una russa), sospettate di voler assaltare il Bundestag in maniera ritenuta “concreta” con lo scopo di deporre il governo federale e poi prendere il potere.
Il blitz ha coinvolto 3mila agenti e ha interessato 16 land per un totale di 130 perquisizioni.
Numeri elevati per un’operazione che ha visto due arresti fuori i confini tedeschi, uno in Austria e uno a casa nostra, a Perugia.
Si tratta di un cittadino tedesco, ex ufficiale dei reparti speciali dell’esercito tedesco, che si trovava in Italia già da qualche tempo. Il suo arresto è avvenuto in un hotel del capoluogo umbro. Il 64enne è finito sotto accusa perché ritenuto membro dell’associazione criminale e sarà estradato.
Secondo le indiscrezioni, la figura cardine del gruppo che voleva assaltare il Parlamento tedesco sarebbe Heinrich R, 71 anni, che alcuni anni fa sostenne in veste di relatore al Worldwebforum, in Svizzera, che la Repubblica Federale godesse di una sovranità limitata e fosse ancora controllata dagli Alleati.
Da chi è formato questo gruppo di estrema destra?
I militanti di “Reichsbürger” letteralmente “Cittadini del Reich” sono pangermanici e per lo più antisemiti.
Si sono sempre dichiarati contrari alle restrizioni anti-Covid e più in generale sono contro lo Stato tedesco ritenuto “un burattino nelle mani di potenze straniere” che “cospira contro il proprio popolo”.
I “Cittadini del Reich” ritengono che si dovrebbe tornare “all’Impero del 1871 o al 1937”, perché la Germania non può avere governo e parlamento controllati da “’potenze straniere”.
Quelli che sembrerebbero deliri, in realtà sono condivisi da 21 mila persone, tra cui un centinaio in possesso del porto d’armi.
E tutto questo avviene nel cuore dell’Europa, in quella Germania si considera il motore del Vecchio Continente.