Roma ha dedicato nel cuore del quartiere ebraico una via a Elio Toaff, storico Rabbino Capo della città. Alla cerimonia a cui erano presenti la presidente della comunità ebraica Ruth Dureghello, il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, la sindaca Virginia Raggi, il vicesindaco Luca Bergamo, il fondatore della comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi, la presidente del Municipio I Sabrina Alfonsi e i figli e la famiglia di Elio Toaff.
La prima cittadina della capitale ha parlato dell’evento e dell’ineguagliabile figura di Elio Toaff:
“È una giornata storica, non solo per la comunità ma per la città di Roma. Una persona che ha segnato la nostra storia in maniera indelebile. Una persona che ha attraversato tutte le fasi del ‘900, dalla tragedia delle leggi razziali alle persecuzioni fino a diventare dopo la guerra rabbino capo della comunità ebraica di Roma. Con il suo esempio, con la sua apertura mentale a ricercare il contatto con l’altro, ha influenzato tutti noi”.
Grande emozione in tutti i componenti della Comunità Ebraica di Roma, che Elio Toaff ha guidato dal 1951 al 2001. Emozione riscontrata anche nelle parole della presidente CER:
“Oggi celebriamo un grande italiano, questo è stato il nostro rabbino per tutta la sua vita. Una vita senza perdere mai l’occasione di dare il contributo al nostro Paese e ai nostri valori ebraici. Ringrazio la sindaca per aver voluto con coraggio in questi tempi difficili intitolare questa via al rabbino Toaff”.
Elio Toaff, che nacque a Livorno nel 1915, fu anche Rabbino Capo di Ancona (1941-1943) e Venezia (1946-1951).
Per avere un’idea precisa della grandezza di Elio Toaff, basta citare un solo particolare: è una delle tre sole persone nominate nel testamento spirituale di Giovanni Paolo II, assieme al segretario don Stanisław Dziwisz e a Joseph Ratzinger, suo successore.
Elio Toaff morì nel 2015, anno in cui la Comunità Ebraica di Roma perse più di una guida spirituale. Oggi Roma gli ha conferito il giusto riconoscimento.