La finta faccia pulita dei neonazi. Forse la peggiore, quella che trama nel sottobosco, che inculca ai bambini idee che portarono alla morte di milioni di persone. Nessuna testa rasata, nessun braccio alzato, ma solo verde e produzioni biologiche in quello che la pubblicistica ha chiamato il regno degli econazi.
Siamo a Koppelow, in Meclemburgo, regione della Germania settentrionale, in una e vera e propria riproduzione del movimento degli artamani, fondato dai nazisti nel 1926, con l’idea di creare in campagna un luogo autonomo e autosufficiente dalla Repubblica di Weimar nell’attesa dell’avvento del Terzo Reich. Movimento di cui facevano parte anche futuri gerarchi delle SS, Heinrich Himmler o il futuro comandante di Auschwitz Rudolf Höss.
La ricostituzione è partita dalla metà degli Anni 90, quando Huwald Fröhlich tagliaboschi e produttore bio, attraverso esplicite richieste su riviste di estrema destra come Opposition für Deutschland, ha invitato i camerati a raggiungerlo in questo luogo isolato a nord della Germania. Da allora sono almeno venti le famiglie che si sono trasferite in questa zona del paese, che comprende il triangolo Koppelow-Krakow am See-Klaber, in cui i folli precetti del nazionalsocialismo stanno facendo proseliti. In Nordreno-Westfalia, Sassonia o nel Baden-Württemberg si stanno diffondendo società pericolose e sovversive che aspettanno la venuta della “libera nazione tedesca del popolo”, nella quasi indifferenza generale.
Quasi, perché Elisabeth Siebert, politologa della Evangelische Akademie der Nordkirche, che sta studiando il fenomeno, rivela a Repubblica:
“Dieci anni fa, quando ho cominciato, nessuno mi credeva. Sanno come muoversi, partecipano alla vita dei villaggi organizzano feste per bambini, campeggi, punti di consulenza per i disoccupati. E tra un’attività e un’altra fanno cadere una battuta sui profughi “invasori”, raccontano una barzelletta sugli ebrei o sugli omosessuali. Tastano il terreno. Sono missionari del nazionalsocialismo e agiscono con enorme prudenza”.
Andrea Röpke è una delle maggiori esperte in materia, che nel 2006 venne picchiata violentemente per aver filmato un ritrovo di un’organizzazione giovanile di estremisti:
“Questi bambini crescono in un mondo estremamente reazionario e autoritario. Non possono indossare jeans, il computer è vietato, devono usare solo termini tedeschi, gli anglismi sono proibiti e le bambine diventano molto presto iper-addomesticate. I maschi, invece, si fanno notare per comportamenti molto aggressivi. I genitori li costringono a citare Mein Kampf e a girare con vestiti antichi, le bambine con gonne lunghe e lunghe trecce”
Gli insediamenti econazi sono talmente pericolosi che sono entrati sotto la lente d’ingrandimento dei servizi segreti, i quali hanno constatato che quella che si considera un’aristocrazia lascia il lavoro sporco ai nazisti classici, che spesso mettono in evidenza il loro repertorio fatto di assalti e azioni contrari agli immigrati, omosessuali e tutti coloro che vengono percepiti come diversi.
Gli econazi sono i nazisti della porta accanto, quelli che si nascondano dai servizi segreti e dal resto della Germania, quelli che celano l’odio dietro un volto pulito. E per questo più pericolosi.