L’Fbi ha arrestato un ebreo americano di vent’anni, reo di essersi finto un jihadista. Ha invocato attacchi terroristici, rivendicato la pianificazione di attacchi negli Stati Uniti e in Australia, e affermato di avere informazioni riguardo la costruzione di una bomba atomica. Secondo il Sydney Morning Herald, autorevole giornale australiano, lo stesso uomo, conosciuto come Joshua Ryne Goldberg e residente in Florida, si è dichiarato un rispettato avvocato australiano, arrivando anche ad inviare un post razzista al blog del Times Of Israel, importante testata israeliana.
Goldberg è stato arrestato nella sua abitazione qualche giorno fa per presunta “diffusione di informazioni relative agli esplosivi, strumenti di distruzione e armi di distruzione di massa”.
Aveva presumibilmente sollecitato attacchi terroristici su internet, nascondendosi dietro il nickname di “Australi Witness”. Se tutti i capi d’ accusa venissero confermati, rischierebbe fino a venti anni di carcere.
Anche se il Sydney Morning aveva detto di Goldberg, il quale vive con i suoi genitori a Jacksonville, che non aveva “nessun reale collegamento con il mondo dell’ estremismo islamico”, i federali hanno riferito di aver preso le sue azioni molto sul serio. “Sarà provato che ha fornito informazioni su internet, al fine di incoraggiare atti terroristici in Australia” riporta un comunicato ufficiale dell’ FBI, che ha anche ringraziato i federali australiani per l’ aiuto ricevuto nel rintracciare Goldberg.
È stato reso noto che ha distribuito foto della bomba che stava costruendo, contenente due libbre di esplosivo. Ha inoltre cercato di istruire qualcuno su come fare una bomba con una pentola a pressione, riempiendola con chiodi e pezzi di metallo, immersi nel veleno per topi.
Nel mese di aprile, Goldberg, ha inviato un post razzista al blog del Times Of Israel, nascondendosi dietro l’ identità di un importante avvocato australiano: Josh Bornstein. Il post è stato prontamente rimosso. Inizialmente, pubblicava post inoffensivi e costruttivi. Poi, dopo aver accumulato credibilità, ha chiesto lo “sterminio di tutti i palestinesi”. Il giornale israeliano ha subito eliminato il post e si è scusato pubblicamente, definendosi “vittima di un’ odiosa truffa”, inoltre ha denunciato l’ accaduto alla polizia.
I federali hanno trovato prove che ha costruito bombe strutturate come quelle responsabili delle esplosioni alla maratona di Boston, dove ci sono stati tre morti e quasi trecento feriti. La polizia ha aggiunto di aver appurato che l’ intenzione di Goldberg era farla esplodere durante una cerimonia commemorativa dell’ attentato alle torri gemelle il tredici settembre, a Kansas City.
Goldberg, a sua difesa, ha dichiarato di non voler effettivamente sferrare un attacco terroristico; avrebbe informato le autorità per tempo, guadagnando credito e notorietà per aver sventato un gesto terroristico. Il Sydney Morning ha aggiunto che è sospettato anche di altri gesti simili, in attesa delle prove che lo inchiodino. Neil Gaughan, commissario australiano per la sicurezza nazionale, ha affermato che Goldberg si sentiva “al sicuro, convinto di non venire scoperto”. Gaughan ha anche elogiato la proficua collaborazione tra l’ Australia e gli Stati Uniti, grazie alla quale il colpevole è stato assicurato alla giustizia.
Restano da chiarire le motivazioni alla base del comportamento di Goldberg, che probabilmente oltre a qualche anno di carcere avrebbe bisogno anche di un bravo psichiatra.