Un ex impiegato presso Al Jazeera America (AJA) sostiene di essere stato licenziato dopo aver protestato per i frequenti sproloqui anti-americani e antisemiti e per l’aperta discriminazione contro le impiegate di sesso femminile da parte del capo. Il suo nome è Matthew Luke ed ha ricoperto la carica di direttore dei media e dell’archivio. Luke ha fatto causa sia ad Al Jazeera America sia al capo Osman Mahmoud ed ha richiesto quindici milioni di dollari come risarcimento.
Secondo il New York Post Mahmoud sarebbe accusato di aver ripetutamente rimosso dagli incarichi le dipendenti e di averle escluse dalle mail aziendali e dalle riunioni solo per il fatto di essere donne. Nella sua azione legale Luke sostiene che la discriminazione di genere era parte di un piano, ordito dai vertici della società qatariota, per emarginare le donne e sostituirle con uomini musulmani. Luke inoltre sostiene che lo stesso Osman Mahmoud sia stato promosso dall’azienda madre esclusivamente a causa della sua religione e della sua nazionalità.
Nei documenti viene citato un episodio in cui a Luke sarebbe stato ordinato direttamente da Mahmoud di escludere due dipendenti donne da una mail relativa ad un progetto in corso per poi sostituirle con un dipendente di sesso maschile. “Dato che non c’era alcun motivo per rimuoverle dal progetto, l’unica ragione che ha mosso Osman è la discriminazione nei confronti delle donne.”
L’ex dipendente sostiene che il capo non ha mai tenuto segreto il suo comportamento offensivo e discriminatorio che si sarebbe manifestato anche in altre forme: i commenti antisemiti e anti-americani erano all’ordine del giorno e Luke cita direttamente un’occasione in cui Mahmoud avrebbe detto esplicitamente che “chi sostiene Israele dovrebbe bruciare all’inferno.”
Gli altri dipendenti erano ovviamente a conoscenza del comportamento di Osman Mahmoud ma non avevano agito per paura che i forti legami fra quest’ultimo e la casa madre gli avrebbero evitato qualsiasi conseguenza. Lo stesso Luke in seguito ad una denuncia formale al direttore delle risorse umane si era sentito rispondere candidamente che anche altri suoi colleghi avevano presentato simili lamentele. Quando poi è stato licenziato la motivazione data dalla società era stata “lei non si è adattato alla cultura dell’azienda.”
“Ci si dovrebbe aspettare un comportamento decisamente migliore da un’azienda che mira ad essere riconosciuta come leader nella rete mondiale dei media” è stato il commento dell’avvocato di Matthew Luke, Jeffrey Kimmel, al New York Post. Sia Mahmoud che Al Jazeera si sono rifiutati di commentare la notizia.