Un anziano ebreo piange al ricordo della sua famiglia sterminata dai nazisti a Babi Yar
Il monumento commemorativo del massacro di Babi Yar in Ucraina ha subito l’attacco di un gruppo di vandali che lo hanno imbrattato con svastiche e simboli nazisti. A Babi Yar, nel Settembre 1941, i nazisti e i collaborazionisti ucraini uccisero con esecuzioni a sangue freddo durate tre giorni migliaia di ebrei.
Il rabbino David Stav, direttore dell’organizzazione Tzohar, si è recato immediatamente sul luogo dove ha dichiarato che “queste svastiche sono ciò che rafforza la nostra determinazione ma, allo stesso tempo, sono il segno di quanto lavoro ancora dobbiamo fare per sensibilizzare le coscienze. Oggi più che mai abbiamo il dovere di aiutare la comunità ebraica locale che, dopo aver subito la Shoah e l’obbligo di nascondere la propria fede imposto dai sovietici, rischia ora di trovarsi di nuovo in pericolo.”
Il sito del massacro si trova a pochi chilometri dal centro di Kiev. Il memoriale consiste in una grande menorah, il tipico candelabro a sette bracci della tradizione ebraica, in bronzo. I vandali hanno deturpato il monumento con un pennarello nero. I membri della comunità ebraica locale sostengono che eventi simili si sono verificati con maggiore intensità dall’inizio degli scontri con le milizie filo-russe.
Sebbene oggi sia difficile trovare qualcuno che non conosca Auschwitz o gli altri campi di concentramento nazisti, la vicenda di Babi Yar è sfortunatamente poco ricordata perché non si è svolta in uno dei famosi lager. Quasi trentaquattromila persone uccise a colpi di mitragliatrice e i loro corpi gettati in una fossa comune, probabilmente uno dei crimini più efferati compiuti dalle truppe tedesche. Nello stesso luogo nei tre anni successivi sessantamila rom e prigionieri di guerra russi vennero sistematicamente trucidati con lo stesso orribile sistema. L’esecutore del massacro fu l’Einsatzgruppe C che si servì dell’aiuto di membri delle Waffen SS e della polizia del regime collaborazionista ucraino.
All’arrivo dell’Armata Rossa i nazisti cercarono di occultare le prove bruciando i corpi. A causa del dibattito politico legato alla partecipazione di elementi ucraini alla strage il monumento ufficiale non fu costruito prima del 1976. Inizialmente non conteneva nessun riferimento agli ebrei finché quindici anni dopo non fu eretta la menorah di bronzo.