Si può salvare una vita con una stampante 3D? Puoi dirlo forte, parola di tecnologia israeliana.
Mia Gonzalez è una bambina di 4 anni e mezzo nata con una malformazione cardiaca rara chiamata doppio arco aortico. La condizione si verifica quando l’aorta, la grande arteria che porta il sangue dal cuore al resto del corpo, si dirama in due vasi invece di uno. Come risultato, questi vasi circondano e premono verso il basso l’esofago, limitando il flusso d’aria. Per questo tipo di disturbo l’unica soluzione è la chirurgia, che come è possibile immaginare pone i medici in situazioni molto delicate, soprattutto quando si tratta di operare dei bambini così piccoli. I chirurghi del Nicklaus Children’s Hospital in Miami hanno quindi deciso di usufruire della tecnologia di Stratasys, una ditta israeliana che produce stampanti 3D di alto livello utilizzabili anche in campo medico; attraverso uno scanner all’avanguardia sono stati in grado di conoscere e riprodurre fino ai minimi dettagli il cuore della bambina e cercare così le migliori soluzioni chirurgiche ancora prima di operare sulla paziente. Come spiega il dott. Scott Rader, responsabile delle apparecchiature mediche di Stratasys, avere una riproduzione esatta dell’organo di un paziente migliora la preparazione chirurgica, riduce le complicanze e riduce il tempo dell’operazione”. Con grande soddisfazione il dott. Redmond Burke, primario di Pediatria Cardiovascolare dell’ospedale Nicklaus ha annunciato due mesi dopo la perfetta riuscita dell’intervento ed ha lodato la straordinaria funzionalità dei prodotti israeliani. Ora Mia è impegnata nella danza ed è in grado di svolgere qualsiasi attività di una bambina di 5 anni.