La crisi diplomatica scoppiata nel Golfo non ha precedenti. Arabia Saudita, Bahrain, Egitto, Emirati Arabi, Yemen e Maldive hanno rotto le relazioni con il Qatar, accusato di sostenere organizzazioni terroristiche. Le ragioni che hanno portato allo scenario attuale sono sostanzialmente l’appoggio del minuscolo ma ricchissimo paese a gruppi come la Fratellanza Musulmana in Medio Oriente e il suo rapporto con l’Iran, con cui condivide interessi economici, fra cui un enorme giacimento di gas naturale.
Quali sono le conseguenze di questa rottura diplomatica?
L’immediata interruzione degli spostamenti via terra, via mare e aerea e l’abbandono delle forze qatariote in Yemen, dove fanno parte della coalizione che combatte gli estremisti locali.
La decisione di interrompere i rapporti diplomatici secondo molti nasce anche dalle contestazioni rivolte ad Al Jazeera, l’emittente del Qatar, messa sul banco degli imputati per aver incitato “i terroristi e i destabilizzatori” e dai commenti dell’emiro Tamim al Thani sull’Iran (“Non c’è ragione per questa ostilità degli arabi contro l’Iran…”) e su Israele, che il Qatar ha sostenuto non esser stati scritti da un rappresentanti del governo ma sono frutto di un attacco hacker. Secondo le accuse l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani avrebbe anche elogiato i gruppi di Hezbollah e Hamas e si sarebbe congratulato con il presidente iraniano Hassan Rouhani per la sua recente rielezione: un rifiuto inequivocabile di allinearsi con l’Arabia Saudita.
Quali sono state le reazioni di altri paesi?
Il ministro della difesa israeliano Avigdor Lieberman ha affermato che la rottura delle relazioni diplomatiche degli stati del Golfo con il Qatar è una “opportunità” nella “lotta al terrorismo” e che la decisione è stata presa “non a causa di Israele, non a causa degli ebrei o del sionismo ma piuttosto per la paura del terrorismo”.
Il portavoce dell’Air Force statunitense Danien Pickart, invece, ha spiegato che l’aereonautica militare:
“Continuerà a compiere raid anti-Isis dalla base Usa in Qatar. Siamo grati al Qatar per il sostegno di lungo termine alla nostra presenza, e incoraggiamo tutti i partner dell’area a lavorare per una soluzione comune che garantisca la sicurezza dell’area”.
E l’Italia? Per il nostro paese potrebbe esserci molte conseguenze in seguito alla crisi a causa dei molti rapporti commerciali con il Qatar, che lo scorso anno ha inaugurato o potenziato strutture islamiche sul tutto il territorio nazionale.