Sembrano non aver fine i modi per banalizzare Auschwitz e renderlo un’immagine “commerciabile”.
La nuova “trovata” è quella di rappresentare il lager nazista sulle cover per iPhone e altri oggetti legati al Terzo Reich. I discutibili oggetti erano disponibili fino a pochi giorni fa sui siti web Fine Art America e Pixels, i quali hanno spiegato di esser a disposizione di artisti (?) che vogliono pubblicizzare le proprie creazioni.
Tradotto: non siamo responsabili, la colpa è degli artisti. Troppo facile.
Un lavarsi le mani che non poteva esser accettato da nessuno, tantomeno da Museo di Auschwitz, che ha fatto sentire la propria voce in merito alla cover per iPhone X – e altri oggetti – nella quale veniva rappresentata l’immagine di “Uomini che soffrono la fame”,
Uno sdegno che il Museo di Auschwitz ha espresso anche su Twitter:
“@FineArtAmerica @shoppixels hanno probabilmente un complicato sistema automatico in cui le persone possono caricare i propri lavori. Nonostante questo alcune verifiche potrebbero aiutare, dal momento che talvolta le cose vanno oltre il semplice cattivo gusto e diventano irrispettose. Soprattutto quando si tratta di immagini di vittime”.
Gli oggetti in questione non sono più disponibili su queste piattaforme, che però danno ancora la possibilità di acquistarne altri che rimandano alla Germania nazista e ad Adolf Hitler.
Le domande istintive che ci poniamo leggendo questa notizia è: chi acquista queste cose? Chi vuole possedere un oggetto con la rappresentazione di lager?
Verrebbe da rispondere quasi nessuno. Ma se la vendita di tali oggetti è continua nel tempo evidentemente esiste una richiesta ben precisa del mercato.
Nel 2019, quindi, esiste una parte del mercato dei gadget interessata all’acquisto di cover, cuscini e quant’altro che ricordano i campi di sterminio. Come se fosse un pupazzo qualsiasi, un film o un personaggio dei fumetti.
C’è ancora molto da imparare sul valore e sul rispetto della memoria, che viene continuamente calpestata.