Un coro antisemita è stato intonato da un gruppo di tifosi della Lazio, durante la partita di Coppa Italia contro il Novara disputata nello scorso sabato. Alla mezz’ora del primo tempo, infatti, un centinaio di sostenitori biancocelesti, seduti in curva Nord, hanno cantato il vergognoso coro: “Giallorosso ebreo”. Non è la prima volta che il coro in questione viene intonato, né è il primo atto dei sostenitori laziali contro gli ebrei.
Il portavoce della Lazio, Arturo Diaconale, ha commentato all’Adnkronos:
“C’è una psicosi in atto che è anche pericolosa e danneggia oggettivamente l’immagine della società, e questo è inaccettabile. Premetto che tutti i cori razzisti e antisemiti vanno condannati, detto questo la stragrande maggioranza dello stadio Olimpico, compreso me, non ha sentito nulla: che qualche collega giornalista lo abbia sentito non lo metto in discussione ma vuol dire che c’è stata semmai una ristrettissima parte di tifosi. Oltretutto tutto questo è rischioso perché si presta a strumentalizzazioni, qualsiasi gruppo voglia esercitare ricatti e pressioni basta che si mette lì e dice fesserie. Gonfiata la psicosi diventa lo stadio che fa cori razzisti, non è così”.
Sull’ennesimo episodio antisemita accaduto nella curva della Lazio, si è espressa anche la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello:
“Non si può minimizzare e far finta di nulla per il timore di dare visibilità a certi personaggi. Non si può lasciare lo sport in mano a chi a ogni partita fa cori razzisti e antisemiti. Io la penso come Carlo Ancelotti: serve una risposta culturale e sociale”.
Fin qui nulla da eccepire. La società Lazio tenta di restringere il problema a pochi facinorosi, la CER chiede che ci siano risposte per risolverlo.
Ma come spesso accade in questi situazioni, bisogna andare in profondità alla questione. Una sentenza confermata dalla Cassazione non ha ritenuto che il coro “giallorosso ebreo” sia un atto di antisemitismo, ritenendolo esclusivamente un sfottò tra tifosi.
Sentenza che coloro che intonano il coro sanno perfettamente. Sanno perfettamente che possono cantare il loro odio in libertà, perché è la stessa legge che glielo consente. Occorre scardinare quell’immagine che in molti hanno del tifoso, quale una persona poco istruita e ignara delle leggi.
Se i giudici hanno sentenziato la legittimità sportiva del coro “giallorosso ebreo”, come si può chiedete ai tifosi di non cantarlo?