Ancora una volta parte di tifosi della Juventus ha intonato un coro antisemita nei confronti della Fiorentina, prossima avversaria bianconera in campionato. Il tutto è avvenuto pochi secondi dopo il 26esimo minuto della partita disputata domenica scorsa fra la squadra di Allegri e il Bologna.
Ancora una volta perché questo è solo l’ultimo episodio di una lunga serie, che ha visto protagonisti alcuni tifosi della Juventus, macchiatisi di insulti beceri rivolti a ebrei, tifosi viola e donne. Il testo del coro è questo:
“Il viola è il colore che odio è quello che odio di più gli sterilizziamo le donne così non ne nascono più Firenze è una patria di infami la odio da sempre perché i viola non sono italiani ma sono una massa di ebrei”.
Parole che si commentano da sole. Parole rivoltanti: donne sterilizzate, Firenze città di “infami”, sostenitori della Fiorentina non ritenuti italiani, ma una massa di ebrei, implicitamente considerati non italiani.
Ci si aspetterebbe una maxi squalifica. E invece no, tutto tace. Tutto tace dagli uffici della FIGC, di Tavecchio, del Giudice Sportivo, della Procura Federale. Come se il problema non esistesse, in una perfetta salsa italiana in cui domina l’immobilismo, nella assoluta convinzione e protervia che prima o poi i fatti verranno dimenticati.
Ma il sistema a volte è ancora più sofisticato. Vediamo perché. Pochi minuti dopo il derby fra Lazio e Roma, disputato il 4 dicembre scorso, il giocatore biancoceleste Lulic si scagliò contro il difensore giallorosso Rudiger, dicendo che solo pochi anni fa questi vendeva cinture e calzini a Stoccarda.
Ci si aspettava una squalifica corposa e invece il giocatore della Lazio è stato sospeso per 20 giorni, tempo a cavallo delle festività (in cui il campionato di calcio è fermo), che ha significato per lui saltare solo una gara di campionato. La sanzione invece che esser decretata in turni di campionato da non disputare è stata “sapientemente” trasformata in giorni. Un escamotage, per usare un termine edulcorato.
Chiudere gli occhi non è più possibile. I vertici del calcio devono prendere provvedimenti contro i tifosi della Juventus. E se non lo fanno devono essere i vertici della politica a chiederli ai loro omologi calcistici.
Come possiamo continuare a parlare di cultura, di istruzione, di civiltà, di rispetto, di coscienza civile, se davanti a cori del genere giriamo la faccia da un’altra parte?