Il consigliere del Comune di Brescia, il palestinese Iyas Ashkar, ha pubblicato un post di Assopace Palestina Bologna su Facebook, in si equiparava la bandiera d’Israele a quella nazista.

Un’ignominia diventata ovviamente un caso nella città lombarda, che ha sollevata polemiche in seno alla Associazione Italia-Israele di Brescia:

“Non stupisce che certe affermazioni arrivino da chi era alleato di Hitler e che non ha mai rinnegato l’ideologia nazista, almeno per quanto riguarda il piano di genocidio del popolo ebraico. Stupisce e indigna che a pubblicarle sia stato Iyas Ashkar, che in virtù del ruolo che svolge, dovrebbe avere una buona conoscenza della storia, della nostra Costituzione e della fede cristiana”.

E ancora:

“Le parole hanno un peso e non si può riscrivere la storia a proprio uso e consumo! Soprattutto se, come nel caso del nostro Consigliere Ashkar, si svolge un ruolo pubblico in un Paese come l’Italia, che – con tutti i suoi difetti – è e vorrebbe rimanere libero, democratico e antirazzista!”

L’Associazione ha invitato, inoltre, l’amministrazione comunale:

“A chiedere le dimissioni del Consigliere Iyas Ashkar, anche in ottemperanza agli impegni assunti con l’adozione della delibera della definizione di antisemitismo dell’IHRA”.

Il palestinese Iyas Ashkar ha puntato la sua difesa sulla solita litania di non essere provare odio per il popolo ebraico ma contrario alle politiche d’Israele:

“Non sono antisemita e non lo diventerò mai. Ma questa accusa, questa macchia che ti viene attaccata addosso quando non taci davanti a quello che sta accadendo in Palestina, è la scorciatoia per screditare ogni voce che denuncia i crimini di guerra quotidianamente commessi dal governo israeliano, da anni. È superficiale e limitato accusare di antisemitismo un palestinese…”

Quello che sta accadendo altro non è che la reazione di Gerusalemme ai barbari attacchi arabo-palestinesi del 7 ottobre e dai centinaia di missili che nell’ultimo anno sono stati sparati dal Libano alla volta di Israele.

Questa è storia, così come lo è che il Gran Muftì di Gerusalemme di alleò con la Germania nazista. Aspettiamo, quindi, che Iyas Ashkar prenda le distanze anche dal Gran Muftì d’Israele, che strinse patti contro chi andò vicinissimo a compiere un genocidio ai danni del popolo ebraico.