“Come è potuto accadere a Gerusalemme?” Alla veglia in ricordo di Shira Banki lo sdegno della società israeliana

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Mario Del MonteEditor
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“Come è potuto accadere a Gerusalemme?” Alla veglia in ricordo di Shira Banki lo sdegno della società israeliana

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Centinaia di persone si sono radunate ieri a Gerusalemme per una veglia in memoria di Shira Banki, la ragazza adolescente deceduta in seguito alle ferite riportate nell’attacco al Gay Pride di Gerusalemme da parte dell’estremista religioso Yishai Schlissel. Simili cerimonie si sono svolte anche a Tel Aviv e a Beer Sheva. I manifestanti hanno dedicato alla sedicenne una canzone chiamata Shira’s Song in un’atmosfera di commozione e di sdegno per l’accaduto.

“Chi l’avrebbe mai detto che per le strade di Gerusalemme una ragazza giovane e innocente, mossa da valori positivi e dall’amore per il prossimo, sarebbe finita assassinata a sangue freddo senza motivo? Questo omicidio non è altro che odio” sono state le parole che Sara Kala, direttrice del Jerusalem Open House for Pride and Tolerance, ha rivolto alle persone accorse alla veglia.

A Tel Aviv invece a prendere la parola è un giovane ragazzo di nome Erel David che ha espresso tutto il suo shock per l’attentato e ha dato voce alle paure degli omosessuali adolescenti in Israele: “Complessivamente ci sentiamo sicuri in Israele ma quando vedo morire una ragazza della mia età, che si stava preparando per servire nell’esercito e stava progettando il suo futuro, durante una manifestazione gioiosa per i diritti degli omosessuali.. beh puoi cominciare a perdere fiducia in questo senso di sicurezza. Come è potuto accadere nella nostra capitale? Nonostante tutti i problemi parliamo comunque di uno Stato democratico e libero, tutto questo mi spaventa da morire.”

Il Ministro dell’Educazione Naftali Bennett ha visitato Leyada, la scuola dove Shira studiava, dove ha incontrato gli studenti per affrontare il tema della tolleranza. “Shira è stata uccisa per colpa del radicalismo, è stata uccisa perché non abbiamo ancora imparato ad accettare la diversità. Voi studenti dovete essere i primi ad accettare questa lezione: non abbiate paura di essere voi stessi.”

“La nostra bellissima Shira è stata assassinata solo perché era una sedicenne piena di vita e amore per il prossimo che si trovava lì per esprimere supporto ai suoi amici e a tutte le persone che vogliono poter scegliere il loro stile di vita. Non c’è altra ragione, se non la stupidità e l’intolleranza umana” è stata la dichiarazione ai media dei familiari della vittima.

Il Primo Ministro Netanyahu ha chiamato la famiglia Banki per esprimere le sue condoglianze e, in una dichiarazione ufficiale, ha condannato duramente l’accaduto. “Non permetteremo che vengano minati i valori fondamentali su cui la società israeliana si basa, è disgustoso che qualcuno abbia cercato di far valere l’odio e la violenza fra di noi e lavoreremo duramente per far sì che l’assassino faccia i conti con la giustizia.”

Shira Banki era una delle sei persone rimaste ferite nell’attacco perpetrato da Yishai Schlissel, un ultra ortodosso che era stato rilasciato dal carcere dopo essersi fatto dieci anni per aver compiuto un gesto simile nel 2005 sempre a Gerusalemme. L’omicidio è avvenuto in concomitanza con l’attentato terroristico in cui ha perso la vita un bambino palestinese di diciotto mesi a Duma. Entrambi gli eventi sono stati fermamente condannati da tutta la società israeliana che in queste ore sembra impegnata in una profonda riflessione sui suoi valori.

Il Sindaco di Gerusalemme Nir Barkat ha annunciato che per rendere onore a Shira si impegnerà ancora di più nel permettere una completa libertà d’espressione nella sua città e che incrementerà il supporto e la cooperazione con le varie associazioni della comunità LGBT.

 

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