Un attentato dell’Iran contro civili israeliani è stato sventato a Cipro, nella città di Limassol. A confermare l’accaduto è stato il Mossad, che insieme ai servizi ciprioti ha fermato il tentativo di Teheran, anche grazie alla collaborazione degli Stati Uniti.
L’Ufficio del Primo Ministro di Israele ha dichiarato:
“Israele plaude allo sventato attacco terroristico iraniano in territorio cipriota contro obiettivi israeliani. Lo Stato di Israele impiega ovunque un’ampia gamma di metodi per proteggere gli ebrei e gli israeliani e continuerà ad agire per minare il terrorismo iraniano ovunque si manifesti, anche sul suolo iraniano, il principale sponsor del terrorismo nel mondo”.
Secondo un funzionario cipriota, per pianificare l’azione l’Iran avrebbe sfruttato i controlli non eccelsi nella parte settentrionale dell’isola occupata dai turchi. Funzionario che ha affermato che la parte greca dell’isola non deve essere percepita come un “anello debole” da sfruttare, mandando un chiaro messaggio a Teheran e alla manovalanza di cui si serve (o sarebbe servita) per compiere l’attentato contro gli israeliani.
Come è stata sventata l’azione terroristica?
La collaborazione tra servizi israeliani, ciprioti e americani hanno portato gli 007 dell’isola a identificare il principale sospettato, che è riuscito a fuggire e sui pende un mandato di arresto internazionale. Si nascondeva in luogo collegato a una cellulare terroristica pakistana presente a Cipro, che avevano progettato un attacco a una casa Chabad di Atene.
Così come in altri paesi, per questo tentativo di attacco, Teheran si è servita di mercenari stranieri, la cui cattura non renderebbe affatto immediato il collegamento con il regime iraniano.
Attentati senza responsabilità “dirette”. Così opera l’Iran, che ha ormai aperto una caccia all’uomo in diversi paesi per colpire cittadini israeliani.