Cominciamo dalla fine. Alla domanda sul motivo perché la sua organizzazione ha promosso il boicottaggio accademico esclusivamente contro Israele e non contro altri paesi, il presidente dell’American Studies Association, Curtis Marez, ha risposto: “Uno deve cominciare da qualche parte”.
E perché non cominciare proprio da Israele, divenuto ormai strumento di attacchi indiscriminati per coprire l’antisemitismo.
Eh sì, perché l’odio antiebraico coincide con l’odio per lo Stato ebraico. Chi afferma il contrario, mente; attaccare Israele, infatti, viene coperto con la normale critica per le attività di un governo. Attaccare gli ebrei, invece, rientra nell’antisemitismo, un’avversione che non va più di moda esternare.
Per attaccare il popolo ebraico, oggi, bisogna passare sotto le mura di Gerusalemme, come fatto dall’American Anthropological Association, che ha votato questa risoluzione con cui ha ottenuto il boicottaggio accademico completo delle istituzioni universitarie israeliane.
Con una votazione schiacciante (71%), l’Associazione è riuscita dove aveva fallito nel 2015 (risoluzione simile con solo 39 voti favorevoli), definendo Israele un “regime di apartheid dal fiume Giordano al Mediterraneo”. Quindi ne mina la stessa esistenza, per non parlare dei confini post 1967.
Nella sostanza cosa comporta la decisione dell’American Anthropological Association?
L’organizzazione ha annunciato l’impedimento per le istituzioni israeliane di essere elencate nei materiali pubblicati, partecipare alle scuole di specializzazione e alle conferenze.
Un’esclusione voluta dall’Associazione, fondata nel 1902 e con sede ad Arlington, in Virginia, che non ha eguali.
Nessun boicottaggio neppure per la Russia, su cui l’American Anthropological Association, si è espressa solo con un comunicato per condannarne l’invasione dell’Ucraina.
Una stranezza solo per chi scende sulla Terra arrivando da qualche galassia sconosciuta. Sulla Terra si attacca Israele per attaccare il popolo ebraico.
Perché l’antisemitismo è un odio che non si può esternare con superficialità, andrebbe giustificato. E allora quale modo migliore se non quello di passare per Israele?