Il Bethlehem Hotel è un albergo che si trova nell’omonima città della Cisgiordania, sotto giurisdizione dell’Autorità Palestinese e fa parte della Zona A, dove non ci sono cittadini israeliani, cui è proibito entrare senza previo coordinamento con le autorità di sicurezza.
Lunedì scorso il Bethlehem Hotel è stato attaccato da un numero imprecisati di attentatori che hanno sparato (senza fare vittime), perché un video postato sui social da un cliente mostrava una Menorà (candelabro ebraico) e un Maghen David (Stella di David) ritagliate nel cartone sul palco della sala conferenze.
Il gestore dell’hotel, Ilyas al-A’rja, si è affrettato a dire al quotidiano palestinese Watan e alla radio palestinese Mawwal che i simboli ebraici non erano stati affissi da “coloni israeliani”, ma da:
“Un gruppo di 300 filippini è venuto in hotel per un soggiorno di 8 giorni e giovedì ha chiesto di organizzare una festa religiosa cristiana. La direzione dell’hotel ha acconsentito e il gruppo ha iniziato a preparare la sala. Dopo che la sala era stata preparata per la festa, sono rimasto sbalordito nel vedere la Stella di David e la Menorà. Mi sono completamente opposto e ho chiesto loro di rimuoverle, cosa che subito stata fatta. Io non voglio problemi”.
Al-A’rja ha puntato il dito contro la persone che ha pubblicato il video, secondo lui per “diffamare l’hotel” e “seminare il caos per distruggere la città”, sottolineando la propria contrarietà alla normalizzazione dei “rapporti con l’occupazione”:
“Noi non permettiamo agli ebrei di venire qui. Non abbiamo mai organizzato ricevimenti per le festività ebraiche. L’evento era organizzato da una chiesa delle Filippine”.
La vincenda non è molto chiara. Ciò che rimane è il fatto che appena un simbolo ebraico è apparso a Betlemme, qualcuno ha pensato subito di imbracciare le armi.