Un giovane turista israeliano è stato aggredito a Berlino, nel distretto di Kreuzberg. La polizia tedesca sta indagando su quello che ritiene essere un attacco antisemita.

L’episodio è accaduto sabato scorso all’incrocio tra Hedemannstraße e Wilhelmstraße, dove il ragazzo stava passeggiando in compagnia e mentre era al telefono a parlare in ebraico. All’improvviso da un’auto di colore rosso sono scesi tre ragazzi, mentre l’autista è rimasto in macchina. Uno dei tre aggressori prima dell’improvviso attacco ha detto qualcosa in tedesco al giovane israeliano, che non parlando la lingua non ha capito.

Una volta a terra, il 19enne è stato colpito anche dagli altri due. Risaliti sull’autovettura, i quattro sono scappati dalla scena del crimine.

L’altro ragazzo è rimasto illeso. I due turisti israeliani, superato lo choc, sono andati al pronto soccorso per le cure mediche.

L’ambasciatore israeliano in Germania, Ron Prosor, ha espresso ferma condanna per quanto accaduto, esortando le autorità tedesche ad agire “prima che sia troppo tardi” per evitare altre aggressioni simili a israeliani ed ebrei.

Cornelia Seibeld, Presidente del parlamento cittadino ha stigmatizzato la vicenda, commentando:

“A Berlino non c’è posso per l’antisemitismo e la xenofobia”.

Pur non dubitando delle buone intenzioni, solo nello scorso, il Centro di ricerca e informazione sull’antisemitismo di Berlino (RIAS) ha registrato 848 episodi di antisemitismo nella capitale. Tra questi, le aggressioni fisiche sono 22.

Un numero decisamente più piccolo che non deve ingannare. In Germania e a Berlino, gli attacchi contro gli ebrei sono in continuo aumento.

Sembra incredibile, ma nel 2023 siamo ancora costretti a sentire di attacchi antisemiti in un paese che più di tutti dovrebbe conosce le conseguenze dell’odio antiebraico.