Il Belgio ha deciso di tagliere i fondi alle scuole palestinesi. Il ministero dell’Istruzione ha fatto sapere che il provvedimento è stato preso in seguito all’intitolazione di alcuni istituti a noti terroristi.
Il dicastero belga ha sottolineato che prima di prendere la decisione aveva invitato più volte il Ministero della Pubblica Istruzione palestinese a invertire la rotta:
“Finché i nomi delle scuole sono usati per glorificare il terrorismo, il Belgio non può più cooperare con il Ministero della Pubblica Istruzione palestinese e non darà budget per la costruzione di scuole. Il nostro Paese ha ripetutamente inviato la posizione belga al Ministero della Pubblica Istruzione palestinese”.
La nota del ministero belga ha continuato sottolineando che fin tanto non ci sarà un’inversione di tendenza sarà impossibile cooperare con la leadership palestinese nella costruzione di nuove scuole e nel potenziamento di quelle già esistenti.
Come in occasione di un edificio scolastico costruito nel 2013 a Hebron grazie al finanziamento belga che prima venne inaugurato come scuola elementare per ragazze (Beit Awwa) e in seguito venne intitolato a Dalal Mughrabi, un terrorista palestinese che fece parte di un commando che nel 1978 uccise 38 persone, fra cui 13 bambini.
Il Belgio, tuttavia, ha reso noto che continuerà a essere partner della leadership palestinese per lo sviluppo del settore privato promuovendo l’imprenditoria digitale e per il miglioramento dei diritti umani, con particolare attenzione ai diritti delle donne.
Il Belgio è stato il primo paese a prendere questo provvedimento, non chiudendo gli occhi davanti a un problema enorme: nelle scuole palestinesi si insegna l’odio e con l’odio non ci sarà mai quella pace che i palestinesi dicono di perseguire.