Ogni mitzvà consta di due aspetti: l’azione richiesta per effettuarla e la kavvanà, cioè l’intenzione che si deve avere nel momento in cui la si esegue. In un certo senso ogni mitzvà consta di due parti: una è il “corpo” e l’altra l’ ”anima” della mitzvà stessa. Se si mangia la matzà la sera di…
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Gli ultimi articoli di: Rav Scialom Bahbout
In ricordo di Shalom Tesciuba z’l
Ho avuto modo di conoscere Shalom Tesciuba z'l da vicino molti anni fa, quando in qualità di responsabile del DAC, il Dipartimento di assistenza cultuale e culturale alle Comunità, mi occupavo delle piccole comunità. Una delle attività più impegnative, e per la quale era difficile un tempo trovare delle soluzioni, era quella di organizzare la…
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Pesach: in attesa del ritorno del quinto figlio
La Hagadà di Pesach (il testo che si legge durante la cena della sera della festa, ndr) contempla che il racconto dell’uscita e della liberazione dall’Egitto debba essere raccontato ai figli in maniera diversa a seconda del loro carattere e del loro modo di essere. Quattro figli diversi uno dall’altro: il sapiente, il malvagio, il…
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Chanukkà a Buchenwald
Inverno, festa di Chanukkà 5706 (1945). Un bambino di sei - sette anni e suo fratello di nove, due tra 300 bambini scesi dalle navi, scampati dai campi di concentramento di Bergen Belsen e Buchenwald, vengono inviati nei campi di raccolta dei profughi, appena arrivati in Israele. I due bambini discendono da una famiglia di…
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Rosh ha Shanà: oltre i limiti delle parole
“Beato il popolo che conosce la Teru’à, Signore, alla luce del tuo volto essi procederanno (Salmi 89,17) La Torah non dice espressamente che il giorno di Rosh ha Shanà (il capodanno ebraico) si debba suonare lo Shofar: il primo giorno del settimo mese (Tishrè) “sarà per voi giorno di Teru’à” (Numeri 29: 1) e ancora…
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Shavuot: dalla matzà al pane lievitato
La Torah stabilisce che a partire dal primo giorno di Pèsach, festa delle matzot, si debbano contare sette settimane, per festeggiare il cinquantesimo giorno, una nuova festa, cui la Torah dà il nome di Shavuot, settimane. La festa è anche chiamata zeman matan toratenu, tempo del dono della Torah. In effetti la festa è caratterizzata…
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Purim: rimanere vigili e guardare dietro le maschere di chi ci circonda
Purim cade quasi ogni anno subito dopo la lettura della parashà di Tetzavvè che viene letta quindi assieme alla parashà di Zakhòr (Ricorda cosa ti ha fatto Amalek), che precede sempre Purim. Che relazione c’è tra Tetzavè, Zakhòr e Purim? L’argomento principale di Tetzavè è la descrizione degli abiti che i sacerdoti indossavano durante le…
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In ricordo di David Zard, un gigante che mancherà a tutti
Per la stampa e per il mondo della musica era David Zard. Per noi che abbiamo condiviso tanti momenti fin dà quando eravamo bambini e giocavamo ai giardinetti di via generale Amelio, la piazza delle carrozze, era e rimane Dodi. Ricordo che quando si giocava e c'era una scommessa da fare diceva: mi tolgo un…
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In ricordo di un Giusto: addio a Sion Burbea
Ho avuto modo di frequentare per molti anni la casa di Sion Burbea e di sua moglie Ines (il loro ricordo sia di benedizione). Quasi tutti i venerdì nel primo pomeriggio li andavo a trovare e loro non mancavano mai di offrirmi dolci e pane per lo Shabbat da portare a casa, al punto che…
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Parole, preghiera e maldicenza
Parole, preghiera e maldicenza. Grande protagonista dei giorni solenni che vanno da Rosh Ha Shanà a Kippur è la parola. Mentre la mente e lo spirito sono impegnati a riflettere per fare un esame di coscienza e analizzare le azioni fatte o non fatte nel corso dell’ultimo anno, la bocca – il tramite attraverso cui…
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