In Austria si sta discutendo molto sulla polemica scoppiata riguardo la carne kasher. Polemica sorta dopo la proposta shock di Gottfried Waldhäusl, importante membro del partito di destra Fpö, nonché responsabile, nel Land della Bassa Austria, del dicastero regionale che si occupa della salute degli animali, secondo cui la carne kasher andrebbe venduta esclusivamente a chi dimostra di essere un ebreo osservante. In altre parole: una schedatura degli ebrei.

Una lista di cittadini, attorno al quale è nata una aspra diatriba e di cui si è parlato tantissimo sia in Austria che in Israele.

All’interna di una bozza di legge è scritto che le vendite di carne kosher sarebbero consentite “solo agli ebrei e alle ebree che mangino esclusivamente kosher”, che porterebbe, per l’appunto, a una sorta di patente con cui poter acquistare questo tipo di carne.

La stampa israeliana ha attaccato duramente una proposta che metterebbe all’angolo anche la vendita della carne halal, consentita agli islamici, anch’essi potenziali vittime del provvedimento targato Waldhäusl.

Preoccupazione è stata espressa da Oskar Deutsch, presidente della comunità ebraica di Vienna, secondo cui la creazione di una lista di ebrei riporterebbe “a tempi che non voglio ricordare”, al quale ha fatto  seguito un duro attacco  dell’American Jewish Committee che si è chiesto a quando si giungerà alla stella gialla sul petto.

Il ministro federale, Gernot Blümel, ha affermato che una simile “registrazione non sarà applicata” fin quando “Sebastian Kurz sarà Cancelliere”.

Nonostante le aspre polemiche Gottfried Waldhäusl non ha arretrato di un millimetro, confermando che una “registrazione dei compratori di carne kosher” è ammissibile e che la sua proposta è stata fatta per salvaguardare gli animali.

Dov’era Waldhäusl quando un’aquila è stata usata come arma da Hamas per colpire Israele?