Una famiglia di ebrei israeliani è stata aggredita da un palestinese poco fa vicino ad un checkpoint nel West Bank.
In Israele è consuetudine chiedere e concedere autostop, anche se il fenomeno è in netta diminuzione a causa del terrorismo palestinese. Ed è proprio così che la famiglia composta da quattro ragazzine tra gli otto e i dieci anni e i due genitori, sono caduti nella trappola dell’ennesimo attentatore. Passando con la macchina, hanno accolto la richiesta di questo ragazzo palestinese, che una volta dentro, ha versato un acido in testa alle bambine ed ha tentato di pugnalare il padre con un cacciavite, per fortuna fallendo.
Il terrorista è poi riuscito a fuggire, ma è stato fermato – ancor prima della polizia – da un civile che gli ha sparato ad una gamba. Ora è ricoverato all’Hadassah Medical Center di Gerusalemme in condizioni serie, insieme alle vittime che vertono invece in discrete condizioni.
Poche ore prima, vicino Nablus, un altro palestinese si era schiantato contro un moro di sicurezza davanti il quale erano di guardia due soldati israeliani. Non è ancora chiaro se si sia trattato di un altro tentativo di attacco o di un incidente stradale, ma i precedenti delle ultime settimane non fanno ben pensare.
Sono comunque in corso delle indagini per capire la natura dell’accaduto.