L’attentato alla sinagoga di Halle in Germania è stato commesso da un giovane tedesco neonazista, che ieri poco dopo le 12 ha provato a fare irruzione nel tempio ebraico nel giorno di Kippur, uno dei più solenni per gli ebrei.
Secondo il quotidiano tedesco Bild a compiere l’atto antisemita contro la sinagoga di Halle è stato Stephan Balliet, 27 anni neonazista.
L’assalto dell’attentatore è stato bloccato dalla sicurezza che prontamente ha chiuso le porte dell’edificio, riuscendo così a salvare tutte le persone presenti.
Successivamente, il giovane, in tenuta da combattimento con elmetto e passamontagna, ha sparato per le strade, uccidendo due persone: una donna e un uomo all’interno di una rivendita di kebab.
Il tutto è avvenuto nell’arco di trentacinque minuti, filmati dal killer grazie a una videocamera posta sulla testa in cui si sente una sua frase: “La radice di tutti i problemi sono gli ebrei”.
Subito dopo sono scattate le indagini che hanno portato all’arresto di un uomo, il cui eventuale coinvolgimento è al vaglio degli inquirenti.
Indagini che sono proseguite per tutta la giornata di ieri e stanno continuando ancora oggi. Una prima pista investigativa ha condotto nel Burgenland in Austria.
Al momento non è noto se l’attentatore abbia agito da solo o abbia avuto qualche complice.
Ciò che è certo è che se gli uomini della sicurezza non avessero chiuso prontamente le porte della sinagoga, oggi avremmo parlato di una strage.
Strage che sarebbe potuta avvenire a 37 anni esatti da un altro attentato contro una sinagoga. A ricordarlo al termine delle celebrazioni dello Yom Kippur è stato il Rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni, che Radio uno al termine ha affermato:
“In data civile oggi è il 9 ottobre. Nel 1982 fu un giorno triste per la nostra Comunità e per la Sinagoga da cui parliamo, che fu bersaglio di un attentato terroristico che fece decine di feriti e tolse la vita ad un bambino. E purtroppo, proprio oggi in Germania, ad HALLE, c’è stato un attentato neonazista alla Sinagoga che ha fatto due vittime. Dall’attentato di Roma sono passati 37 anni ma il nostro ricordo è ancora ben vivo, noi però siamo stati capaci di trasformare il lutto in forza vitale, il lamento in forza e in volontà di costruire trasformando le nostre coscienze, le nostre organizzazioni, in entità sempre più vitali”.
L’attentato contro la sinagoga di Halle è un ulteriore prova dell’antisemitismo dilagante presente in tutta Europa e soprattutto in Germania, dove gruppo neonazisti riversano il proprio odio contro gli ebrei.