Un attentato kamikaze ha sconvolto Manchester, provocando la morte di almeno 22 persone e il ferimento di 59 alla fine di un concerto di Ariana Grande nell’arena della città. A poche settimane da quello che ha colpito Londra, un altro atto di terrorismo islamico ha sconvolto l’Inghilterra e l’ha fatto col chiaro intento di uccidere civili in un momento di festa, come la performance di un idolo dei teenager.
Il vile attacco è avvenuto intorno alle 22:30 di ieri sera ora locale, appena terminato il concerto di Ariana Grande, la pop star americana 24enne, rimasta illesa, che si è dichiarata sconvolta e ha messo in dubbio la tappa londinese del suo tour.
In un primo momento, i media avevano parlato di una bomba “farcita di chiodi”, ma gli investigatori hanno smentito, affermando: “L’attacco è stato effettuato da un solo uomo che è morto nell’attentato”.
Fino a ora non c’è stata alcuna rivendicazione, ma sui siti web jihadisti si festeggia la strage. A riportarlo è Site, il sito che monitora l’attività jihadista, secondo cui sui canali vicino all’Isis circola un video del momento in cui il kamikaze è entrato in azione.
L’Inghilterra è nel pieno della campagna elettorale dell’8 giugno (post Brexit), voluto dalla premier, Theresa May, che ha parlato di un attentato “orribile” e che annunciato la sospensione dell’attività in vista delle votazioni.
L’attentato terroristico di matrice islamica compiuto alla Manchester Arena è il peggiore nel paese dopo quello di Londra avvenuto il 7 luglio del 2005, quando quattro bombe di Al Qaeda su mezzi del trasporto pubblico causarono la morte di 56 persone, compresi i quattro kamikaze, e il ferimento di 700.
L’attentato di Manchester testimonia la tendenza ormai consueta del terrorismo islamico: colpire i civili in luoghi di intrattenimento; dal Bataclan a Parigi alla festa nazionale francese a Nizza, dal mercatino di Natale in Germania al concerto di ieri sera nel nord dell’Inghilterra.